Missione possibile: tagliare le torri

Si tratta con gli operatori per ridurre altezze e volumi a San Fruttuoso, all’ex Buon Pastore e in via Foscolo

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di Martino Agostoni

Più bassi, più piccoli e con più servizi: sono i punti con cui la nuova amministrazione intende portare avanti tre dei maggiori, e più criticati, interventi su grandi aree. Richieste di riduzione delle altezze e dei volumi che accomunano i piani per le aree di via Ticino a San Fruttuoso, dell’ex Buon Pastore tra le vie Pellettier e Cavallotti e dell’ex Monzacar in via Foscolo.

"La trattativa con gli operatori prosegue e stiamo cercando di riportare tutti gli interventi a dimensioni adatte con le caratteristiche di Monza e con l’interesse pubblico", spiega l’assessore alla Gestione del Territorio Marco Lamperti. Dal 2019 è aperto il confronto in municipio per il piano attuativo di via Ticino, la grande area da circa 48mila metri quadrati quasi interamente libera tra le vie Taccona, Ticino, Tiro a Segno e viale Lombardia, dove la proposta di massima per l’edificazione prevede un nuovo complesso con più funzioni, principalmente residenziali in torri alte fino a 20 piani, due medie strutture di vendita e negozi, una nuova piazza, servizi vari e parcheggi e uno spazio verde con impianti sportivi lungo via Taccona. "Abbiamo chiesto di ripensare le altezze, con una riduzione degli edifici di almeno il 30-40%, più edilizia convenzionata come previsto dal Pgt e la nuova grande palestra polifunzionale del quartiere per il basket e altri sport – dice l’assessore – Il confronto prosegue in modo positivo con un operatore". Per l’area dell’ex Buon Pastore, oltre 28mila metri quadrati quasi in centro, l’operazione è in una fase più avanzata dopo che la Soprintendenza ha già dato parere positivo al progetto planivolumetrico che prevede la realizzazione di 3 nuovi palazzi residenziali, oltre alla destinazione a parco pubblico di 15mila metri quadrati affacciati su via Cavallotti e il recupero degli elementi storici e architettonici presenti, come la chiesa panottica di fine ‘800 e quanto resta della dimora settecentesca di Villa Angela. "Dopo il parere della Soprintendenza i margini di trattativa si sono ridotti – spiega Lamperti – ma il confronto resta aperto perché è in discussione l’acquisizione della chiesa panottica da parte del Comune per funzionali culturali".

Il piano dell’ex Monzacar riguarda l’area dismessa da 15.500 metri quadrati tra le vie Foscolo, Pascoli e Pellico dove è stato presentato il progetto del Bosco Verticale di Monza, firmato, come a Milano, da Stefano Boeri. E che prevede di realizzare tre palazzi residenziali, uno dei quali alto 50,5 metri diventerebbe l’edificio più alto di Monza: "Le torri non ci piacciono – chiarisce Lamperti – e il confronto è aperto su una variante che riduca le altezze e i volumi dei 3 edifici previsti. Ne ridiscuteremo presto ed è previsto un incontro con Boeri prima di Natale".