Milano-Meda, slalom tra i divieti: quattro diversi limiti di velocità in 25 chilometri

Il nostro viaggio fra stranezze e autovelox

In meno di 25 chilometri cambiano più volte i limiti di velocità

In meno di 25 chilometri cambiano più volte i limiti di velocità

Barlassina (Monza Brianza) - Da 60 a 100 chilometri orari, quattro limiti di velocità diversi in meno di 25 chilometri per una delle strade più trafficate della Brianza. La conosciamo tutti come Milano-Meda, anche se in realtà la strada oggi finisce un po’ più a nord e dopo Meda attraversa anche Barlassina e Lentate sul Seveso, targate MB, per poi terminare in provincia di Como, a Cermenate, dove si innesta in Pedemontana oppure sulla vecchia Statale dei Giovi. Se ripartiranno i cantieri di Pedemontana, tutto il tratto brianzolo sarà sostituito dalla nuova autostrada. Per ora, dopo molti soldi spesi in manutenzione e adeguamenti normativi, la Provincia di Monza e Brianza ha esteso il limite di 100 chilometri alla propria tratta. Ma vediamo come cambiano i limiti percorrendo i 23,6 chilometri dell’intero tracciato. Da Milano verso Nord, la superstrada si imbocca da viale Enrico Fermi, dove i cartelli fissano la velocità massima a 70 e la minima a 40. In questo tratto è presente anche un autovelox fisso, molto ben segnalato. Fino a tutto il viale Rubicone il limite resta a 70, poi in territorio di Cormano, sotto il ponte del raccordo per l’ingresso in autostrada, compare un cartello di 80 chilometri orari. Limite confermato da un cartello, posizionato qualche chilometro più avanti poco prima del multisala Le Giraffe, all’ingresso in Paderno Dugnano da Sud. Lo ribadisce anche un cartello posizionato sulla sinistra, attaccato ad un lampione per l’illuminazione, poco prima di un distributore.

Da queste parti ci sono però anche due tratti a 60 nei pressi dell’eterno cantiere della Rho-Monza ma poi, dopo l’innesto della Tangenziale Nord, il limite si innalza a 100 sul territorio di Paderno Dugnano, dove è attivo un altro autovelox fisso, anch’esso ben segnalato. Proseguendo, si entra in provincia di Monza e Brianza, dove fino a qualche giorno fa il limite scendeva di nuovo a 80, mentre ora è stato innalzato a 100.

"Ripristinare i 100 è il risultato di un grande impegno di responsabilità che la Provincia ha dimostrato. La Provincia ha preso in carico il 19 marzo 2016 una strada trascurata da anni cambiandone il volto con piani di manutenzione che assorbono circa il 25% degli investimenti provinciali", dicde il presidente Luca Santambrogio. Ma attenzione: nuovo limite valido solo fino a Meda, perché poi si ritorna agli 80 orari nei pressi del curvone di Meda, teatro di numerosi incidenti dovuti alla perdita di controllo del veicolo, specialmente se in presenza di acqua o ghiaccio sull’asfalto. Per i restanti 3 chilometri circa della cosiddetta Variante Lentate, che scorre in trincea e in galleria, la cui gestione è affidata ora a Pedemontana, il limite resta a 80. Nel percorso inverso, da Nord, verso Sud, si parte sempre con l’ingresso da Lentate e velocità massima 80 chilometri fino a Meda, dove è entrato in vigore il nuovo limite di velocità a 100 targato Monza e Brianza, che resta costante fino a Varedo e si unisce in continuità a quello dell’area metropolitana di Milano, sempre a 100 con tanto di autovelox fisso a Paderno Dugnano, poco prima dell’uscita per la Tangenziale Nord. Subito dopo l’uscita però, ecco che il limite si abbassa drasticamente a 60 per la curva sul cavalcavia e l’innesto prima e l’uscita poi sulla Rho-Monza, complicato peraltro dalla presenza di cantieri e segnaletica provvisoria.

Più avanti, poco prima dell’uscita per Cormano e Cusano Milanino, il limite torna a salire a 80, poi all’improvviso, un paio di chilometri più avanti, compare un cartello col limite 60 sotto un cavalcavia. Infine, all’ingresso nel territorio di Milano, compaiono i cartelli con il limite massimo a 70 e quello minimo a 40. Un altgernarsi che genera confusione ma per la maggior parte dei pendolari che utilizzano la Milano-Meda nelle ore di punta non è un grande problema perché "sarebbe già una gran cosa riuscire a farla a 40 chilometri".