Il metrò di Monza torna su un binario sicuro

Nel piano di riforme che il Governo invierà a Bruxelles ci sono il prolungamento della M5 fino in città e il completamento della M1 a Bettola

I carotaggi per la metropolitana recentemente effettuati in pieno centro storico

I carotaggi per la metropolitana recentemente effettuati in pieno centro storico

Monza, 7 agosto 2020Torna su un binario sicuro la metropolitana per Monza e assieme al Pnr 2020, il Programma nazionale di riforma, va anche verso Bruxelles. A metà luglio non c’è stato un vero e proprio allarme per la realizzazione del prolungamento verso nord della linea lilla, ma aveva comunque destato sorpresa la mancanza esplicita del nuovo tratto della M5 nell’elenco delle 130 opere del Decreto Semplificazioni, quello in cui il governo ha inserito gli interventi per cui è prevista la procedura “Italiaveloce“ sul modello Genova.

In quel documento, nel capitolo dei "programmi prioritari", le maggiori infrastrutture per il trasporto pubblico nelle Città Metropolitane italiane comparivano solo nella pagina degli “esempi“ e, nel dettaglio delle metropolitane milanesi, la voce "prolungamenti M1, M5 per Milano" rientrava in una lista generica assieme alle nuove linee dei tram a Firenze, Roma o Bologna oppure le metropolitane di Torino o Napoli.

Anche al sindaco Dario Allevi è venuto un sospetto e, durante un Consiglio comunale a metà luglio, ha annunciato che avrebbe parlato della questione con il collega di Milano, Giuseppe Sala, per meglio capire le intenzioni del governo rispetto a un’opera che dalla fine del 2019 non solo è confermata ma anche già finanziata con 1,265 miliardi di euro (di cui 900 milioni coperti dallo Stato) e che da anni è ritenuta strategica per la mobilità, il traffico e l’inquinamento dell’area nord del capoluogo lombardo.

A togliere ora ogni dubbio lasciato dalle scritture dei decreti governativi delle scorse settimane è un altro documento redatto dal ministero dell’Economia, stavolta scritto per essere inviato a Bruxelles nell’ambito dell’avvio del nuovo Semestre europeo: è il cosiddetto Pnr, il Programma nazionale di riforma in cui il governo presenta all’Europa le priorità che seguirà nei prossimi mesi e in cui, nell’allegato dedicato alle opere pubblici, stavolta compare in modo esplicito nella tabella “interventi prioritari“ legati alla Città metropolitana di Milano il prolungamento della linea lilla fino a Monza. Anzi, ci sono tutte e due, sia la conclusione del cantiere per il tratto finale della M1 che sposterà il capolinea della linea rossa da Sesto Primo Maggio all’area di Bettola, sul confine di Monza, sia l’opera più attesa del prolungamento della M5 verso nord per 12,8 chilometri, per arrivare a Bettola e poi entrare in città con ulteriori 7 fermate urbane.

Nell’elenco allegato al Pnr gli 1,9 chilometri in più della M1 fino a Bettola rientrano negli interventi di "completamento delle linee in esecuzione", perché dovrà concludere un cantiere iniziato nel 2011 con 206milioni di spesa e la previsione di arrivare in tempo per Expo 2015 e che, dopo vari imprevisti e un aumento dei costi nel 2017 di 23 milioni, è stato aggiornato con la nuova previsione di arrivare alla fine entro metà 2023 e ulteriori 15 milioni necessari a ultimare l’opera. La M5 verso Monza invece nel Pnr viene fatta rientrare sotto la voce "estensione della rete di trasporto rapido di massa", viene confermato il costo di 1,265 miliardi assieme ai 900 milioni di finanziamento statale.

Ora con la conferma data anche a Bruxelles non resta che attendere che venga ultimata la stesura da parte di Mm spa del progetto definitivo del prolungamento della linea lilla con le 11 fermate da Bigmami a Monza e quindi auspicare che il maxiappalto a lotto unico che verrà fatto possa rientrare nelle “procedure veloci“ del modello Genova. Sarebbe un percorso che permetterebbe di pensare di poter far arrivare la metropolitana a Monza in anticipo rispetto all’attuale programma di 8 anni che indica nel 2027 il completamento dell’opera. Se così fosse si potrebbe arrivare in tempo per alcuni appuntamenti cruciali per la città, a partire dalle Olimpiadi 2026 ma anche per aiutare nella delicata questione della futura gestione della Villa Reale.