Melissa batte la paura del mare aperto: "Così si realizza il sogno di Leo"

Muggiò, il ragazzino non vedente di 11 anni ha partecipato a una gara in acque libere legato con una corda alle gambe della sorella 13enne

Leo e Melissa in spiaggia

Leo e Melissa in spiaggia

Muggiò (Monza) - Leo aveva un grande desiderio. La sorella Melissa aveva, invece, una grande paura. Ma la ragazza ha deciso di rimboccarsi le maniche e di superare quella fobia per realizzare quel sogno che da tanto cullava suo fratello. E che da solo non avrebbe mai potuto realizzare: partecipare a una gara di nuoto in acque libere. Una bella storia quella che lega Leo Santinelli e la sorella Melissa. Leo ha 11 anni e a causa di una malattia è cieco. Sua sorella Melissa ha 13 anni e la accomuna al fratello una grandissima passione: quella per il nuoto.

Entrambi gareggiano: Leo nella squadra della Silvia Tremolada, Melissa in quella del Team Lombardia. Un sogno che si è realizzato sotto il cielo di Cesenatico nell’ultimo fine settimana. "Melissa, come molti nuotatori, ha paura di nuotare in mare aperto – racconta la mamma Anna – Leo invece aveva questo grandissimo sogno, ma da solo non poteva realizzarlo. I regolamenti parlano chiaro: per nuotare in acque aperte l’atleta non vedente ha bisogno di una guida". Leo non aveva assolutamente voglia di rinunciare al suo sogno e alla fine Melissa ha deciso di aiutarlo. Malgrado le sue paure. "Sono molto orgogliosa dei miei ragazzi. Melissa ha preso questo impegno con immensa serietà". 

Nella giornata di domenica 25 luglio la coppia muggiorese ha così partecipato con il team della Silvia Tremolada ad una gara in acque aperte nel mare di Cesenatico. Ottenendo un buon risultato, visto il debutto e le difficoltà (soprattutto le numerose meduse): 800 metri percorsi in 16 minuti. È stata una gara entusiasmante. Leo e Melissa si sono preparati con grande attenzione. "Melissa, terminati gli allenamenti con la sua squadra, andava in piscina dal fratello per preparare insieme la gara. Mai un segno di cedimento fisico e psicologico. Quel giorno vederli nuotare insieme è stato meraviglioso". Uniti da una corda legata alle gambe, con le difficoltà delle onde, delle meduse, di quel buio del fondo dell’acqua che Melissa doveva superare. "Lei che, abituata a nuotare in piscina, seguendo il cordolo, per il bene di suo fratello ha deciso di affrontare e di superare le sue paure".

"Tutta la famiglia si è preparata per questa gara. Li abbiamo sostenuti e incoraggiati, insieme abbiamo cercato informazioni su questo tipo di gare ma, in Italia, non ce ne sono molte. Abbiamo cercato di capire come 'legare' i ragazzi, cercando nei negozi di articoli sportivi le soluzioni migliori". Melissa e Leo, anche se non sono saliti sul podio festeggiano. "Per loro e per noi è un grandissimo risultato. Il risultato più bello è vedere l’affiatamento che li lega".