Mancano 123 medici di famiglia: 41mila pazienti scoperti nel 2023

Il direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella fa il punto della drammatica situazione: 121 hanno accettato di ampliare il parco assistiti , attivati 8 nuovi ambulatori di continuità assistenziale

Mancano 123 titolari: 54 arruolati per sopperire alla carenza, altri 69 da reperire

Mancano 123 titolari: 54 arruolati per sopperire alla carenza, altri 69 da reperire

Monza - Tra Monza e Brianza ben 17.168 cittadini sopra i 14 anni non hanno il medico di famiglia, su una popolazione di 751.567 residenti adulti. Il fabbisogno generale sarebbe di 578 medici per la copertura di tutti gli assistiti, ma al momento ci sono in servizio solo 455 titolari. Ne mancano 123 titolari, perciò 54 professionisti con incarico provvisorio stanno sopperendo parzialmente alla carenza, altri 69 sono da reperire. Lo ha spiegato il direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella, facendo il punto sulla situazione delle risposte, sia pur parziali, messe in atto in questi mesi. Il problema è stato generato da 5 anni a questa parte, dal pensionamento della coorte più numerosa di medici, i laureati a fine anni ‘70, quando si ebbe un vero e proprio boom di iscrizioni alla facoltà di Medicina.

Da allora il Ministero dell’Istruzione e ricerca scientifica ha ridotto le borse di studio per le scuole di specialità post laurea e molti giovani medici si sono trasferiti all’estero allettati da stipendi e condizioni di lavoro migliori. I pazienti senza medico di Medicina generale, osserva il dirigente, sarebbero ben 30mila in Brianza se non fosse che ben 121 colleghi hanno accettato di ampliare il parco assistiti dal massimale standard di 1500 pazienti fino a 1750 o addirittura 2000. Si tratta di cifre incredibili se si pensa alla difficoltà di gestione di una popolazione in costante invecchiamento, con tanti pazienti fragili, cronici e pluripatologia, complicati dagli strascichi del “long Covid“.

I pazienti senza medico sarebbero destinati a crescere fino a 41 mila unità a partire dall’inizio del 2023 a causa dei nuovi pensionamenti incombenti. "Per questo – spiega Scarcella – abbamo chiesto ai titolari di aumentare i pazienti, ma soprattutto abbiamo attivato 8 nuovi ambulatori per la continuità assistenziale, chiedendo aiuto ad Asst Brianza e ai Comuni". Si tratta cioè di estendere una sorta di servizio di Guardia medica non più solo ai fine settimana e festivi, ma per coprire i giorni feriali, per dare una risposta almeno parziale, nell’attesa che finiscano di formarsi i nuovi medici Mmg. Per questo Ats ha pubblicato un bando, chiedendo la disponibilità agli iscritti alla graduatoria aziendale per la ContInuità assistenziale (257 iscritti) e i medici che già se ne occupano. Hanno risposto in 33 professionisti. Carenza di medici tutti gli ambiti territoriali, dal Vimercatese, dove solo per Lesmo, Camparada e Correzzana si contano 1524 pazienti orfani della dottoressa Maria Carla Brambilla; Arcore (4705 pazienti) e Agrate insieme a Omate (1222 pazienti scoperti). Nell’ambito di Desio: a Limbiate ben 5 medici lasciano scoperti 4409 pazienti, mentre a Varedo 2308 pazienti rimangono scoperti da 2 medici. A Brugherio che fa riferimento a Monza, sono 3 mila i cittadini senza medico di famiglia. Per questo sono stati allestiti 2 poli ambulatori di continuità assistenziale, uno in via Monza e uno a San Damiano. In tutte le zone gli ambultori funzionano dai 3 ai 5 giorni alla settimana con orari di visita e orari per appuntamenti telefonici.

«Il dipartimento cure primarie – aggiunge Maurizio Panciroli, direttore sanitario Ats Brianza – ha proposto al Polo formativo dei Mmg incarichi temporanei con valore di tirocinio professionalizzante agli iscritti al corso triennale specifico per medicina generale". Allo stato attuale sono 30 i medici eligibili, 12 dei quali già operativi da qui ai prossimi mesi tra Arcore, Varedo, Limbiate, Villasanta, Lissone, Sulbiate e Brugherio.