Medici anti-Covid: tornano in campo le unità speciali a domicilio

La task-force effettuerà anche i tamponi a casa degli anziani e delle persone con patologie gravi

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Torna l’incubo del coronavirus e nei locali della guardia medica domani riapre l’Usca, l’Unità speciale di continuità assistenziale incaricata di seguire a domicilio i pazienti Covid per alleggerire i reparti ospedalieri.

Effettuerà anche i tamponi a domicilio agli anziani, alle persone che hanno difficoltà a camminare e patologie gravi. L’Usca di via De Giorgi sarà il punto di riferimento dei pazienti Covid a domicilio residenti nei paesi dell’Ats di Monza e Brianza. Coinvolgerà medici e infermieri in un numero che può variare sulla base dell’andamento dell’epidemia.

L’intervento a domicilio dovrà essere richiesto dal medico di medicina generale o dal pediatra di famiglia. I medici Usca hanno anche il compito di gestire i pazienti Covid dimessi dagli ospedali o sospetti Covid.

"I cittadini avranno la garanzia di interventi rapidi e continuativi di supporto sanitario - dice il sindaco Mauro Capitanio-. Fin da inizio pandemia abbiamo lavorato a stretto contatto con i medici e i pediatri del nostro comune con cui tutti i giorni abbiamo un confronto e una collaborazione più che stretta. La medicina di base rappresenta la chiave di volta nella gestione, anche in prospettiva, della salute dei cittadini". A Concorezzo il numero dei positivi sfiora ormai quota 100. Si conta anche un morto. Esclusi i quasi 60 casi tra ospiti e personale della residenza assistita per anziani Villa Teruzzi, dove sono da registrare da inizio ottobre anche 14 morti.

Quella di Concorezzo è una delle tre sedi Usca aperte dall’Ats Brianza, le altre sono a Monza e Lecco, per seguire a domicilio persone risultate positive alla malattia Covid-19, con sintomi riferibili al Coronavirus, in sorveglianza attiva o dimesse dall’ospedale. L’unità concorezzese è normalmente formata da 3 giovani medici più un coordinatore.

Due squadre che ruotano su 2 turni di 6 ore, dalle 8 alle 20 da lunedì a venerdì, in tutti i paesi del Vimercatese.

Le Usca servono proprio per la gestione domiciliare dei pazienti contagiati che non necessitano di ricovero ospedaliero. I sanitari entreranno nelle case dei pazienti protetti da tute, mascherine, occhiali e quanto altro serve per evitare il contagio. Tra i loro compiti anche quello di segnalare all’Ats particolari esigenze non di natura medica rilevate durante la visita. Le Usca saranno così le antenne sociali sul territorio. I medici dell’Usca dovranno anche verificare, caso per caso, se ci sono le condizioni per avviare la sorveglianza a domicilio o se in alcuni casi sarà necessario spostare la persona in isolamento.

Antonio Caccamo