Mancano gli insegnanti: 120 lettere di protesta

Caos alla elementare Don Milani: il tempo pieno è stato congelato in 10 classi. I genitori scrivo all’Ufficio scolastico regionale: "Disparità di trattamento"

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di Barbara Calderola

Mancano gli insegnanti alle elementari, a Vimercate, e la don Milani – 1.510 iscritti dall’infanzia alle medie – congela tempo pieno e mensa per quattro giorni in 10 classi della primaria. Le famiglie però non ci stanno e scrivono all’Ufficio scolastico regionale, l’ex provveditorato: "Noi, discriminati da questa scelta". Centoventi missive una uguale all’altra per denunciare che a fare le spese della situazione "sono i ragazzi dei progetti ‘Senza Zaino’ alla Ungaretti, e ‘Montessori’".

Il Comune, fra i destinatari della mailbombing, prova a riportare il problema "nella giusta prospettiva - dice Maria Teresa Foà, assessore all’Istruzione - e cioè al fatto che le cattedre scoperte sono un male endemico dell’avvio della scuola che non dipende né dall’istituto, né da noi, ma dal ritardo delle nomine al ministero". Non solo. "Sui due progetti per i quali è più complicato trovare personale investiamo molto da anni e nessuno si sognerebbe mai di metterli in discussione. Se questo è il timore, voglio tranquillizzare tutti: sono un fiore all’occhiello".

Non sono solo i grandi delle superiori a barcamenarsi fra supplenti che non ci sono e ore volanti. "In questo caso è ancora più difficile reperire i docenti perché ad esempio, per salire in cattedra nelle cinque classi che usano il metodo Montessori, serve una qualifica particolare e l’offerta scarseggia: ecco perché la scuola ha scelto di accorciare alla sola mattina dal 27 settembre a ieri".

L’orario è passato dalle 8.30 alle 16.30, alle 8.30-12.30 senza refezione. Mamme e papà invece chiedevano che "il disagio fosse distribuito sull’intero l’istituto", la scelta di non spalmare le carenze di maestre "tra tutte le classi è una disparità di trattamento - scrivono i genitori – e non è in linea con il principio di uguaglianza dei diritti fra tutti gli alunni".

È una situazione che "priva i nostri figli di ciò che spetta loro e mette tutti noi in difficoltà", prosegue la e-mail che si conclude con un appello dalla direzione scolastica "perché il problema si risolva in fretta". I rinforzi dovrebbero arrivare questa settimana, la presidenza aveva avvisato tutti del cambio orario per tempo, spiegando la situazione.

L’assessore invita le famiglie a un confronto di persona "non solo per ribadire la validità dei progetti che li interessano, e per parlare di eventuali criticità emerse nel tempo, ma anche per uno scambio più costruttivo, faccia a faccia, che aiuti a recuperare quella coesione che sfugge a un dialogo a distanza".