Maltrattamenti ex Farfalle ginnastica ritmica, l'indagine: altri cellulari sotto sequestro

Desio, tranquilla la legale della direttrice tecnica dell’Accademia Emanuela Maccarani davanti alla giustizia sportiva e ordinaria. E il 12 gennaio la Federazione decide sul contratto della ct

Le giovani atlete dell’Accademia di Desio

Le giovani atlete dell’Accademia di Desio

Desio (Monza e Brianza), 5 gennaio 2023 - "Il Tribunale del Riesame di Monza ci ha dissequestrato i telefonini ma la Procura li ha fatti sequestrare nuovamente il giorno dopo, senza aspettare i 30 giorni per leggere le motivazioni dei giudici. In più sono stati sequestrati anche i cellulari di altre cinque persone tra staff e atlete, che potrebbero risultare parti offese o testimoni e non sono state prima sentite dai magistrati". L’avvocata Danila De Domenico, legale della direttrice tecnica dell’Accademia internazionale di ginnastica Emanuela Maccarani, indagata con l’assistente Olga Tishina di presunti maltrattamenti alle atlete, sostiene di non essere preoccupata per quello che gli inquirenti troveranno nelle chat della plurimedagliata allenatrice: "Niente che faccia tremare il Coni".

Deferimenti e ricorsi

E aggiunge che, ora che la Procura federale della Federginnastica ha deferito le due coach, finalmente la Maccarani potrà capire dagli atti di cosa è veramente accusata ed uscire dal riserbo tenuto finora. Per il risequestro del telefonino l’avvocata non ha intenzione di ricorrere nuovamente al Riesame, come invece a raffica starebbero facendo le difese delle altre persone che si sono viste portare via i dispositivi. Ma ha intenzione di chiedere un incidente probatorio sull’analisi dei contenuti, in modo che tutte le parti possano averne paritario accesso.

L'incidente probatorio e il Codice Etico

Una richiesta di incidente probatorio è stata già presentata dal difensore di Olga Tishina, ma è stata respinta. Le contromosse a favore di Emanuela Maccarani e la sua assistente si devono muovere ora non solo sul fronte della giustizia penale ma anche su quello della giustizia sportiva. Per la Procura federale della Federginnastica le allenatrici avrebbero violato due norme del Codice Etico: quella relativa a una "condotta ispirata ai principi di lealtà, imparzialità integrità ed onestà, evitando atti e comportamenti caratterizzati da animosità o conflittualità, mantenendo rapporti improntati a fiducia e collaborazione, ispirati a correttezza trasparenza e reciproco rispetto" e anche per il venire meno dei "principi di lealtà e correttezza in ogni funzione, prestazione o rapporto riferibile all’attività sportiva".

"Metodi non conformi"

Sotto accusa "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici". Le audizioni della Procura federale erano iniziate il 30 ottobre all’Accademia, ora commissariata. Il 12 gennaio all’ordine del giorno del consiglio straordinario della Federginnastica ci saranno anche i rinnovi di contratto di Maccarani e Tishina, scaduti lo scorso 31 dicembre e rinnovati annualmente.