Sparatoria di Macherio: carabiniere assolto dall'accusa di tentato omicidio

L'appuntato aveva sparato al Suv di un 47enne di Triuggio. L'uomo era scappato dai militari che dovevano sottoporlo a un controllo sanitario

La sparatoria risale all'1 settembre 2017

La sparatoria risale all'1 settembre 2017

Macherio (Monza Brianza) - Il Tribunale di Monza ha assolto "perchè il fatto non costituisce reato" dall'accusa di tentato omicidio l'appuntato dei carabinieri di 34 anni che la mattina dell'1 settembre 2017 ha sparato a Macherio al Suv di un 47enne di Triuggio, che era scappato dai militari che dovevano sottoporlo a un accertamento sanitario obbligatorio. Il proiettile sparato dall'appuntato dell'Arma, che era in servizio alla stazione di Biassono, aveva colpito il fuggitivo tra la spalla e il collo e miracolosamente era fuoriuscito dalla parte opposta del corpo. Ma, secondo la Procura di Monza, avrebbe potuto uccidere e per l'imputato era stata chiesta la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione.

In ospedale era finito anche l'appuntato, a cui i medici avevano riconosciuto 20 giorni di prognosi per contusioni e lussazione al ginocchio della gamba destra. La difesa del 34enne che, in attesa di giudizio è stato trasferito in altra sede e si è visto bloccare anche l'anzianità di servizio, ha sostenuto come il carabiniere avesse invano tentato di bloccare il 47enne attaccandosi alla portiera del Suv, tanto da staccarne la maniglia e restando ferito. Al processo si era costituito parte civile per ottenere un risarcimento dei danni il 47enne, ora ospite di una comunità di cura e rappresentato da un amministratore di sostegno.