Maccarani al rinnovo da coach Il 2 febbraio si discute il contratto

La nuova riunione del consiglio federale dovrebbe confermare la scelta di dimezzare la dirigente sportiva. Resterà come allenatrice, ma non come direttrice della nazionale: obiettivo la qualificazione olimpica

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di Gualfrido Galimberti

Niente scossoni fino al 2 febbraio. E, molto probabilmente, neanche in seguito: dalla Federazione Ginnastica d’Italia non sono attese nuove decisioni relativamente alla vicenda delle Farfalle di Desio e alla posizione di Emanuela Maccarani. O, almeno, non sono previsti interventi in grado di modificare quello che è l’assetto attualmente già in funzione.

Il 2 febbraio è in programma una nuova seduta del consiglio federale, ma tutto lascia supporre che si andrà avanti all’insegna della continuità in attesa che la giustizia penale faccia piena chiarezza. La prima decisione, del resto, la Federazione l’aveva già presa, anche se era stata giudicata da molti un po’ salomonica. Proprio pochi giorni fa, infatti, il presidente Gherardo Tecchi al termine di un consiglio federale piuttosto animato aveva rivelato di aveer revocato il ruolo di direttore tecnico della Nazionale a Maccarani, assumendolo ad interim. "Un ruolo che ho già ricoperto l’anno scorso con la sezione maschile – aveva spiegato – e una decisione presa in totale autonomia. A Emanuela Maccarani, invece, è stato lasciato il compito di allenare le Farfalle all’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio". Lo stesso Tecchi aveva sottolineato altri due aspetti. Innanzitutto che ha ritenuto di non poter attendere i tempi della Procura della Repubblica di Monza e quelli della giustizia penale, perché difficilmente si arriverà a una conclusione prima di cinque anni.

E poi che la decisione va nella direzione di salvaguardare l’intero movimento in anno importante dal punto di vista sportivo. Tra le competizioni in programma, infatti, c’è anche la qualificazione olimpica di agosto a Valencia, a cui le Farfalle devono obbligatoriamente partecipare, e risulta impensabile cambiare radicalmente tutto il settore in un momento così delicato.

Per Emanuela Maccarani, invece, il ruolo di semplice allenatrice. In quella veste non è mai stata in discussione: la sua carriera, il palmarès, parlano da soli. Per i rapporti con le atlete, del resto, la Federazione ritiene di aver già blindato la situazione: Valter Peroni (vicepresidente di Federginnastica) nelle vesti di commissario per tutto ciò che attiene le ragazze al di fuori dell’allenamento, con l’affiancamento di Marcella Bounous (duty officer e psicologa dello sport), incaricata di gestire tutti i rapporti tra le ragazze e lo staff tecnico. Eventuali svolte, insomma, non arriveranno prima della seduta del consiglio federale del 2 febbraio, quando si discuterà del contratto dell’allenatrice. Salvo, naturalmente, nuovi interventi della Procura che ancora sta svolgendo indagini su tutta la vicenda.