L’ultimo ricordo di Gian Gaspare Basile Colonna del “Giorno“

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"Mio papà ci raccontava spesso della sera dell’attentato in via Palestro, nel ’93. Era caporedattore centrale e stava chiudendo la prima pagina. Era sceso in tipografia - allora la sede del giornale era in piazza Cavour - quando ha visto le vetrate gonfiarsi, poi è esploso tutto. Era la bomba. Buttò via la prima e rifece tutto. Tornò a casa alle 3 di notte. Questo è l’esempio di cosa accade in un giornale quando arriva una notizia così, spiegava". La figlia Martina racconta così la figura del padre Gian Gaspare Basile, storico caporedattore centrale del nostro quotidiano, monzese di adozione, morto nei giorni scorsi a 84 anni per l’aggravarsi di una malattia.

Aveva iniziato nel 1959 con la cronaca nera all’Alto Adige, a Bolzano, dove nel 1968, insieme con altri sette colleghi, fondò l’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige. Poi nel 1969 il grande salto al “Giorno“, per la neonata edizione locale di Bolzano, e nel ’73 il trasferimento alla sede centrale di Milano, dove si è occupato di Interni ed Esteri, diventando prima capo della redazione Cultura e poi caporedattore centrale. Ha insegnato Tecnica Giornalistica all’Ifg, poi nel ’95 la pensione dal “Giorno“ e dal ’97 al 2014 il lavoro come caporedattore a “L’Alpino“.

Monica Guzzi