Lucia e Silvia, sogno di autonomia

Per il progetto “Dopo di noi” hanno inaugurato Casa futuro, una residenza condivisa per disabili

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di Sonia Ronconi

Un importante traguardo raggiunto per l’assistenza delle persone disabili. Lucia Colona, 38 anni, e Silvia Pagnotta, 40, hanno aperto le porte di “Casa Futuro”, un trilocale composto da soggiorno con cucina, camera con due letti, camera singola per l’assistente familiare e due bagni. Le ospiti l’hanno arredata a seconda dei loro gusti. All’apertura c’erano tutti, familiari, amici e rappresentanti delle due realtà frequentate dalle ragazze, la cooperativa Oasi 2 di Barlassina e l’associazione L’Abbraccio di Meda. Il progetto si è realizzato anche per merito della forza di volontà di Maria Falanga, mamma di Lucia, consigliera dell’Abbraccio ed ex insegnante della scuola Anna Frank, che pensando al “Dopo di noi”, al futuro di Lucia una volta che lei e il marito non saranno più in grado di occuparsene, ha colto l’opportunità offerta dalla legge 112 del 2016, che disciplina proprio l’assistenza delle persone disabili nel momento in cui viene a mancare il supporto familiare, e si è rivolta al Piano di zona. Sono molto contente Lucia e Silvia. "Ora stiamo insieme tre giorni a settimana, in modo che il cambiamento avvenga gradualmente - spiega Silvia Cosmo, l’assistente familiare che le sta accompagnando in questa fase -. Da gennaio starò con loro da lunedì a venerdì, mentre nel week-end tornano dai genitori". Al mattino le ragazze vengono accompagnate alla cooperativa di Barlassina, al pomeriggio a “Casa Futuro” ad attenderle c’è Silvia. Aiutano nel preparare i pasti e nelle faccende. E amano anche fare sport: Lucia va in piscina a Seregno, mentre Silvia pratica Baskin a Lentate e insieme giocano a bocce.