Lucchetta e il Vero Volley alla doppia finale europea: "Il modello Monza ha già vinto"

Il mito Andrea Lucchetta spinge le due squadre monzesi, femminile e maschile, che mercoledì 27 marzo si giocheranno la finale di Challenge Cup

Andrea Lucchetta

Andrea Lucchetta

Monza, 26 marzo 2019 «Servono forza, coraggio, lealtà, equilibrio, sacrificio, tenacia, umiltà». Andrea Lucchetta, leggenda del volley italiano, carica la Monza della pallavolo alla vigilia della finale di ritorno della Challenge Cup.

Le ragazze della Saugella (che partono con i favori del pronostico dopo il secco 3-0 all’andata in Turchia) ma soprattutto il Vero Volley, che dovrà difendere in Russia il 3-2 di gara uno

Di cosa avranno bisogno?

"Dovranno cercare di sprecare il meno possibile e mantenere lo spirito di squadra perché sarà davvero un inferno giocare lì. Ma puoi farlo solo se sei tranquillo, sereno, se in questo lasso di tempo ti sei realmente reso conto dei regali che hai fatto per non offrire il fianco a una squadra che sarà agguerritissima".

Comunque stiamo assistendo a un’impresa storica...

"A Monza c’è un mondo bello, nuovo, fresco, presente in modo trasversale: un Consorzio che unisce l’attività giovanile (maschile e femminile) con l’attività di livello. Un livello capace di creare un senso di appartenenza che fidelizza le famiglie dei giovani atleti e che riempie di orgoglio l’atleta che indossa quella maglia. In un momento di difficoltà economica, è un grande esempio avere due squadre di serie A della stessa società che si giocano una coppa così importante. Un polo d’eccellenza, una miniera preziosa grazie all’attività verso il territorio".

Lei è speaker, animatore e consulente del settore scuole e promozione della Federazione nazionale pallavolo: quanto conta la base?

"Al di là dei giochi politici, io sono una persona che si schiera sempre al fianco dei bambini. La mia forza sono i 25mila ragazzini sotto i 12 anni con cui gioco tutto l’anno. Porto in giro Lucky. Lucky è un personaggio dei cartoni animati che diventa Andrea Lucchetta perché in questo modo riesco a trasformare non con la magia ma con il sorriso la capacità di condivisione, quel senso di appartenenza al divertimento che ti dà un’idea completamente diversa dell’approccio con il campione".

Lucky è il protagonista del “suo” cartone animato ”Spike Team”. Un allenatore con valori e autoironia. Qual è il messaggio che vuole trasmettere?

"Nel cartone la vittoria arriva dopo 78 puntate. È quasi sadico, ma ti fa capire quanto dev’essere pronta una squadra e quanti sacrifici deve affrontare. Il volley è un movimento etico, familiare, simpatico, educato e inclusivo".

E lo si nota anche sugli spalti...

"Io abolirei la parola ultras dal vocabolario della lingua italiana, la toglierei dagli striscioni. Dobbiamo tornare al tifo sano, goliardico. Ben vengano i cartelli alla Militello, ma non abbiamo nessuna voglia di gemellarci a degli stereotipi che nella pallavolo non vanno bene». 

La vostra “generazioni di fenomeni”, quella del volley anni ’80 e ’90, ha contribuito al bene della pallavolo.

"Più che altro la nostra era una generazione di minatori, che voleva minare il luogo comune che identificava gli stranieri come finalizzatori di palloni importanti. Noi abbiamo cercato di cambiare lo status mentale e tecnico in campo, dentro lo spogliatoio, lanciando l’eccellenza del made in Italy. Solo col duro lavoro, i sacrifici, l’umiltà arrivano i risultati importanti. E io sono stato uno dei primi ad andare contro lo stereotipo del giocatore musone. La squadra deve stare in campo con i tifosi che hanno sofferto con te, soprattutto dopo le sconfitte. Metterci la faccia. Firmare gli autografi. Essere a contatto con le famiglie».

Mercoledì sera i tifosi della Candy Arena potranno dare una spinta in più?

"Il pubblico è molto importante, deve mantenere il calore. È una coperta. I giocatori devono sentire che c’è ma in campo ci sono loro. I tifosi devono giocare la loro partita, divertirsi. E poi, se quella coperta si trasformerà in un drappo per festeggiare la vittoria, allora avvolgiamoci tutti insieme nella storia".

Scaramanzie a parte lo 0-3 in Turchia è già  una buona base per le ragazze della Saugella: domani alla Candy Arena (biglietti 6 e 4 euro) contro l’Aydin a Saugella basta non abbassare la guardia. Appuntamento con la storia alle 20.30.

I ragazzi del Vero Volley Monza sono invece chiamati agli straordinari. Devono difendere il 3-2 dell’andata alla Candy Arena. Domani alle 17 italiane saranno in Russia a giocarsi la Challenge Cup contro il Belogorie Belgorod.