Monza, lotta allo spaccio: "Ecco come combattiamo la droga"

L'assessore Arena dà i dati di due anni di lavoro e annuncia: "Prenderemo un altro cane per i nostri vigili"

L'assessore Federico Arena con gli agenti del Nost

L'assessore Federico Arena con gli agenti del Nost

Monza, 21 ottobre 2019 - Il cane fiuta in ogni angolo, sotto i cespugli, fra le panchine dei giardinetti. Finché non corre ai piedi di un albero. Non sa arrampicarsi, Narco, giovane pastore tedesco in forze al Nucleo cinofilo della polizia locale. Però ha capito che in cima c’è qualcosa, guaisce, abbaia. Finché gli agenti notano un involucro fra i rami, una minuscola borsetta, una pochette di tela grigia. La tirano giù, dentro c’è marijuana. È soltanto uno degli ultimi nascondigli escogitati dai pusher che popolano i giardinetti pubblici e scovati dal Nost, il Nucleo Operativo Sicurezza Tattica, i super vigili della polizia locale. La lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti è diventata il marchio di fabbrica del nuovo corso della polizia locale da quando a Monza “comanda” il centrodestra con il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla Sicurezza Federico Arena (Lega Nord).

Assessore, che ne dice?

“I dati sono dalla nostra parte, da 10 siamo passati a 280 persone fermate per droga: nel 2015 la polizia locale ha registrato 2 violazioni all’articolo 75 del Codice penale (acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale), e 2 all’articolo 73 (produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti). Nel 2016, 5 per uso e 1 per spaccio. Ma fin lì c’era una Giunta di centrosinistra al governo. Dal luglio del 2017 ci siamo noi e si è passati a 17 violazioni per uso e 4 per spaccio in quei mesi, addirittura 79 per uso e 18 per spaccio nel 2018; quest’anno, solo fino a ottobre, siamo a 138 e 18. Fra questi ultimi, 9 sono stati denunciati, e 3 arrestati”.

Il sistema funziona?

“In stazione ferroviaria, a fronte anche dei continui interventi delle altre forze di polizia, la situazione è nettamente migliorata, si può girare con più tranquillità senza assistere allo spaccio a cielo aperto come avveniva prima”.

I pusher si sono solo spostati...

“E noi li stiamo andando a prendere nei giardini pubblici. Quasi tutti i giorni, in via Visconti e via degli Artigianelli soprattutto”.

Droga sequestrata?

“Un chilo nel 1018 e già un altro chilo quest’anno. Marijuana e hascisc soprattutto, ma anche cocaina ed eroina”.

Gli esperti del Serd (i servizi pubblici per le dipendenze patologiche del Sistema sanitario nazionale)  dicono che stiamo assistendo a un ritorno dell’eroina: costa meno e si fuma...

“E questo spinge più facilmente i giovani a scivolare in questo mondo. Questi sono i risultati dell’aver sdoganato la droga”.

Il vostro dispiegamento di mezzi serve davvero? La droga sequestrata non è poi così tanta.

“Vero, ma questi sono i nostri mezzi. E siamo convinti che anche togliere un solo grammo di quelle schifezze dal territorio sia un successo, se ci fossero leggi più severe sarebbe meglio”.

Parliamo di Narco, il vostro cane antidroga?

“Siamo reduci da un raduno di unità cinofile della polizia locale a Prato e Narco è risultato uno dei cani migliori. Anzi...”.

Anzi?

“Ci piacerebbe affiancargli un altro cane, stiamo pensando di incrementare l’unità cinofila”.

Basterà?

“E poi abbiamo in programma una forma di collaborazione con la polizia penitenziaria: insegneranno a Narco a scovare droga anche sulle persone”.

Solo repressione?

“Grazie a 50mila euro assegnatici dal ministero dell’Interno quando ancora c’era Salvini portiamo avanti un progetto nelle scuole: da un lato proponiamo uno spettacolo teatrale molto efficace sul tema, dall’altro facciamo formazione e controlli dentro e fuori gli edifici scolastici anche con strumenti tecnologici: fototrappole e telecamere. Lo spaccio e l’uso di stupefacenti avvengono sempre più presto, anche a soli 13 anni”.

Lei è giovane, ha appena 27 anni: mai fumata una canna?

“Sì, quando avevo 20 anni: ero ad Amsterdam in vacanza”.

Pentito?

“No, anche perché mi resi conto che non avrei voluto continuare. E poi lì era legale...”.

In Italia c’è chi vorrebbe liberalizzare le droghe leggere.

“Sono contrario: lo Stato non può arrendersi a un problema e trasformarsi in spacciatore”.

Si diceva droghe leggere...

“Prendersi una coltellata è più leggero di un proiettile, ma sfido a trovare qualcuno che vorrebbe farsi accoltellare... La droga è un’emergenza nazionale, finanzia la criminalità organizzata e fa male. E se si liberalizza come si farà a spiegare a un 13enne che drogarsi è sbagliato?”.