Lissone, i cappellini di nonna Piera per i bimbi della materna

Pronti 170 berretti di lana. Li ha sferuzzati uno per uno per i piccoli della Penati

Piera Meani, 83 anni

Piera Meani, 83 anni

Lissone (Monza e Brianza), 21 ottobre 2018 - Una nonna amorevole per 170 bambini, che quest’inverno potranno tenere la testa al caldo. Un regalo davvero speciale in arrivo per i piccoli della scuola materna Penati di via Pacinotti, che tra qualche giorno riceveranno in dono un cappellino di lana ciascuno, di quelli fatti a mano, come tradizione insegna.

A Realizzarli uno per uno, sferruzzando senza posa da febbraio scorso, una delle anziane ospiti della Casa di riposo Agostoni di Lissone, l’83enne Piera Meani. L’iniziativa è nata dalla signora e si è concretizzata grazie all’impegno suo e a quello degli educatori Vincenzo Genna, Noemi Corno e Jessica Ruggiero di Ital Enferm, che formano l’équipe di animazione dell’Agostoni. In questi giorni la signora Piera sta ultimando i 170 cappellini, che saranno ufficialmente consegnati ai bambini nella mattinata di lunedì 29. "Piera non si stanca ma - spiega uno degli educatori -. È sempre attiva e positiva. Ha gestito un ristorante, ha tenuto in piedi un distributore di benzina. Insomma, una donna granitica, ma che ha anche un cuore tenero e grande".Come grande è la perizia manuale che mette in quella che è al contempo una passione e un modo per trascorrere le giornate. "Passa il tempo lavorando a maglia, per poi regalare i suoi manufatti - raccontano dal gruppo degli educatori -. Ma questa volta ha deciso di fare qualcosa di speciale. Così sta terminando di realizzare 170 cappellini in lana per i bambini della materna Penati".

Si tratta  della scuola i cui bimbi e maestre, ogni Natale, visitano gli ospiti della Rsa, rallegrandoli con le loro canzoni. Ma non è la prima volta che la signora Piera mette le sue capacità al servizio di un gesto d’amore e altruismo: un po’ di mesi fa, insieme a una decina di altre ospiti dell’Agostoni aveva creato alcune calde e coloratissime coperte di lana per i cani in attesa di adozione ospitati in canile e seguiti dall’associazione brianzola Randagi per Caso. "Stavolta è un lavoro che sta svolgendo in quasi totale autonomia - dicono gli educatori -. Viene aiutata dai volontari di Avo, da qualche parente per i dettagli del lavoro e da noi educatori che recuperiamo la lana di scarto e l’assistiamo nel confezionamento".