Lissone, non è città per accattoni e vandali

Prorogata l’ordinanza che prevede multe salate per i trasgressori

ELEMOSINA Sanzioni  salate nei confronti di chi chiede denaro con troppa insistenza

ELEMOSINA Sanzioni salate nei confronti di chi chiede denaro con troppa insistenza

Lissone, 14 agosto 2018 - Nuovo giro di vite contro l’accattonaggio molesto in città e contro chi disturba la quiete pubblica, compie atti vandalici o imbratta muri e panchine. L’ordinanza anti-questuanti e anti-bivacchi dei mesi scorsi sta funzionando, a detta del Comune, e così l’Amministrazione ha deciso di prolungarla ulteriormente sino alla fine di quest’anno, per continuare a contrastare la presenza di questuanti insistenti e di chiunque altro chieda denaro con fare importuno tormentando i passanti, come pure dei gruppi di ragazzi e adulti che troppo spesso si ritrovano in alcuni luoghi pubblici come giardinetti e piazze infastidendo le altre persone, sporcando e rovinando quelle aree.

Il nuovo provvedimento, che è stato esplicitamente esteso anche a comportamenti come gli imbrattamenti dei graffitari, ha preso le forme di una disposizione firmata l’altro giorno dal sindaco Concetta Monguzzi: un’ordinanza che varrà fino al 31 dicembre prossimo e che prevede multe fino a 300 euro per chi fosse trovato a effettuare accattonaggio molesto o invasivo, sanzioni fino a 150 euro per chi sporcherà muri, pavimentazioni e arredi, come pure «per chi non consente la corretta fruizione degli arredi urbani come panchine, cestini».

Stessa multa per chi creasse «difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici». Se poi la violazione avverà nell’area della stazione Fs o in quella adiacente, della fermata delle linee degli autobus, scatterà inoltre l’ordine di allontanamento del colpevole dal territorio per 48 ore. Un pugno duro che punta a «tutelare la vivibilità e il decoro» della città.

La precedente ordinanza in materia, scaduta in queste settimane, era nata a seguito di controlli svolti dagli agenti della Polizia Locale, che avevano registrato la presenza di persone «che chiedevano denaro in forma molesta o invasiva - spiegano dal municipio - nel centro storico, all’esterno delle chiese e del cimitero», vicino ai negozi, al mercato e in altri luoghi particolarmente frequentati dai pedoni.

Il provvedimento «si è rivelato efficace - sottolineano dal Comune - in quanto ha consentito alle forze di polizia di perseguire l’accattonaggio molesto, più volte segnalato dai cittadini e dagli esercenti, che genera una percezione di insicurezza individuale, specie quando viene svolto in modo organizzato». Grazie ai confini normativi stabiliti con la vecchia ordinanza, si legge poi nel nuovo provvedimento, «le forze dell’ordine sono riuscite a effettuare efficaci controlli riguardo a gruppi di persone di giovane età che, stazionando in modo da creare difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici, creano pregiudizio al decoro e alla vivibilità urbana», in particolare accanto alla biblioteca, tra piazza Libertà e i giardinetti di Palazzo Terragni, in via Paradiso e fuori dalle parrocchie. Da qui la scelta di emettere una nuova ordinanza che prolunghi ulteriormente divieti e sanzioni, estendendone anche il raggio d’azione.