L’Irccs parte con l’incognita infermieri

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"Il San Gerardo dall’1 gennaio diventa Irccs: ma che cosa ne sarà dei lavoratori?". Lo chiede Donato Cosi (nella foto), segretario territoriale del sindacato infermieri NurSind. "Ad oggi non abbiamo ricevuto note ufficiali, non siamo stati convocati dalla direzione, non sappiamo se o quali specialità verranno perse per passare all’Asst Brianza (ospedale di Vimercate)", lamenta Cosi, che già ad ottobre aveva sollecitato una risposta sul futuro dei 2.300 lavoratori tra infermieri, tecnici, ausiliari e amministrativi (esclusi i medici). Se psichiatria resterà nell’ambito dell’Irccs, dovrebbero rimanere anche i Cps (gli ambulatori territoriali), "ma non è detto – si interroga Cosi –. E a chi competeranno le tre Case di Comunità di Monza? Che contratto avranno gli infermieri di famiglia? E poi il grande capitolo della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (con 70-80 professionisti non medici) e della Fondazione Tettamanti".

L’ospedale di Monza diventerà un Ircss con specializzazione nella cura e nella ricerca per le malattie dei bambini, "ne siamo orgogliosi – chiarisce il sindacalista –, ma ci auguriamo che i lavoratori non abbiano più contratti di tipo privatistico".

Dalla direzione dell’Asst Monza, comunque, rassicurano: "Come già ribadito nel corso delle riunioni sindacali, per i lavoratori del presidio San Gerardo non cambia nulla dall’1 gennaio. È invece dei giorni scorsi la condivisone con la Direzione generale Welfare e la Asst Brianza del passaggio dei servizi territoriali alla stessa Asst Brianza nei primi mesi del 2023 in modo da avere il tempo per un confronto con i lavoratori interessati e le organizzazioni sindacali. L’obiettivo è di dare continuità ai servizi e sopratttuo alla cura dei pazienti e degli assistiti".

C.B.