L’inno alla vita di Federika Il libro che insegna a donare

La figlia di Roberto Brivio dei Gufi narra una vicenda vera vissuta col marito. La sua opera, “84 cm² di Noi” (le dimensioni di un rene), sarà presentata oggi

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di Marco Galvani

L’area occupata nel nostro corpo da un rene di medie dimensioni misura 84 centimetri quadrati. Una spazio che racchiude la vita. E “84 cm² di Noi“ è il racconto di una vita vera. Quella di Federika Brivio e di suo marito. Lei, attrice, scrittrice, figlia di quel Roberto che anche oltre i suoi Gufi faceva “el mesté de fa ridd la gent“, racconta di giovani. Di una "storia di amore, di crescita interiore, di conflitto generazionale, di malattia, di sofferenza, di dolore, di scelte importanti e decisive, ma anche di allegria e di spensieratezza e soprattutto di gioia". Ludovica e Luca hanno poco più che vent’anni e sono due metà destinate a unirsi per sempre. La loro storia è scandita da richiami musicali, da riferimenti letterari e artistici e "il messaggio finale è un inno alla vita e al coraggio di lottare per essa, nella quale trionfa l’amore, il protagonista assoluto, in grado di cambiare il destino delle persone", spiega Federika Brivio. Un libro scorrevole, diretto e impegnato.

"Con la pubblicazione di 84 cm² di Noi ho realizzato il desiderio di consegnare un messaggio forte e chiaro, senza retorica, ai lettori di tutte le età, in particolare ai giovani: la donazione di organi, tessuti e cellule è in grado di salvare vite umane – continua l’autrice –. Non è necessario arrivare a compiere le scelte estreme di Luca e Ludo, ma è sufficiente essere consapevoli che l’assenso a questo piccolo grande gesto cambia l’esistenza di tantissime persone".

Con il patrocinio della sezione milanese dell’Aido (Associazione italiana donatori d’organo), oggi Federika sarà a Brugherio, dalle 17.30 in biblioteca civica (ingresso libero), per parlare dell’emergenza accantonata, ovvero della donazione di organi. Ci sarà anche Lucio D’Atri, presidente della sezione locale dell’Aido che fotograferà lo stato dell’arte delle donazioni dopo la pandemia: nel 2021 gli iscritti all’associazione nei 55 comuni della Brianza sono calati dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Una diminuzione contenuta, compensata comunque dai 163mila che negli uffici anagrafe della provincia hanno comunicato il proprio assenso alla donazione di organi. Una sensibilità che va coltivata. Anche per questo Francesca Boldreghini, vice presidente Aido di Milano, parlerà dei giovani e della donazione. Giovani come Ludovica e Luca, "costretti a catapultarsi nell’universo degli adulti compiendo scelte coraggiose, al limite dell’eroismo, per riconquistare il loro diritto alla vita completo di sogni, ambizioni, aspirazioni e traguardi da raggiungere". Ma, se da una parte Luca e Ludo sono obbligati a crescere presto, dall’altra "conservano lo spirito allegro e giocoso, specchio della loro età, che li aiuta a fronteggiare, col sorriso, ogni avversità fino al finale, per nulla scontato, di fronte al quale il lettore non resterà insensibile".