L’incendio scoperchia gli abusi

Ordinanza urgente negli orti di via Per Binzago andati a fuoco l’altro giorno: baracche con amianto da rimuovere

di Alessandro Crisafulli

Ha fatto emergere una situazione di diffuso degrado e illegalità, l’incendio verificatosi venerdì in via Per Binzago di Desio. Una situazione che è diventata emergenza, dopo il rogo, tanto che il sindaco Simone Gargiulo è stato costretto a mettere nero su bianco un’ordinanza urgente per la tutela della pubblica e privata incolumità. Nella quale intima ai proprietari dell’area di intervenire, nel giro di pochi giorni. "La causa dell’incendio non è ancora chiara in maniera definitiva - dice lo stesso sindaco - per quello che è emerso abbiamo dovuto procedere con l’ordinanza". A fuoco sono andate alcune baracche in legno degli orti. Sul posto si sono precipitati, oltre ai pompieri di Desio, Seregno e Lazzate, anche carabinieri, polizia locale e una ambulanza, per fortuna senza la necessità di soccorrere nessuno. Ma una volta spento l’incendio sono iniziati gli accertamenti: l’unità di polizia ambientale ed urbanistica dei vigili ha richiesto la verifica dei manufatti di “presunta natura abusiva“ in via Custoza (tettoie, baracche, casotti).

Nei primi rilievi è emerso che "l’incendio ha interessato manufatti aventi anche copertura in cemento amianto, all’interno dei quali è stata accertata la presenza di depositi incontrollati di materiali pericolosi, come secchi di vernice acrilica, acquaragia ed altri liquidi infiammabili insieme a biciclette, legna ed attrezzi da lavoro". Se non fossero intervenuti tempestivamente i pompieri, quindi, la situazione avrebbe potuto aggravarsi parecchio, anche perché attorno ci sono le abitazioni. "Per la natura dei manufatti e l’estensione dell’incendio, che si è sviluppato a poca distanza da numerose palazzine a destinazione residenziale - evidenzia il sindaco nell’ordinanza - sussistono rischi per la privata e pubblica incolumità qualora i responsabili, meglio identificati in atti, non provvedano con urgenza alla rimozione dei manufatti in condizioni di precarietà strutturale, delle lastre di cemento amianto parzialmente bruciate e del materiale infiammabile ancora presente all’interno delle baracche".

I proprietari sono chiamati quindi a effettuare la messa in sicurezza urgente dell’area, e in particolare di tutte le porzioni di coperture in cemento amianto ancora presenti, mediante la stesura di un telo coprente impermeabile e ben ancorato al suolo. Divieto, per loro, di raccogliere e di consumare qualsiasi tipo di vegetale (frutta, verdura ecc.) prodotto negli orti presenti sull’area interessata, potenzialmente contaminati dalla cenere e dai residui di materiale prodotti nell’incendio, che li rendono inadatti al consumo alimentare.