Limbiate: baby gang su WhatsApp, tra bestemmie e video hard

La scoperta choc di una mamma

Al gruppo partecipano cento iscritti

Al gruppo partecipano cento iscritti

Limbiate (Monza Brianza), 8 marzo 2019 - Minacce, parolacce, bestemmie. Risse, anche se solo verbali. E poi video pornografici, persino con minorenni. Un cocktail di ignoranza, stupidità, volgarità. Immondizia usa e getta, somministrata da e per adolescenti. Una piazza della vergogna, alla quale tutti coloro che rientrano nel target d’età vengono invitati ad entrare. Un po’ come se fosse una baby gang virtuale, la cui violenza si esplicita nel coinvolgere – in questo schifo – i coetanei. È attiva, da qualche tempo, in Brianza.

Si chiama LimbiateCompanyComanda e si plasma sotto forma di un gruppo di whatsapp, l’ormai celebre sistema di messaggistica utilizzato in maniera massiccia, dai teenager ma non solo. Questa, probabilmente, chissà, non un caso isolato. Ma solo la punta di un altro iceberg da tenere strettamente sotto controllo. Da parte dei genitori, in primis. Chissà anche dalle forze dell’ordine.

È proprio una mamma a raccontare, sconvolta, quello che ha visto sullo smartphone del proprio figlio, 12enne: "Ogni tanto do una controllata - dice -. Mi è caduto l’occhio su questo gruppo intitolato Limbiate Company Comanda. Del quale mio figlio non mi aveva mai parlato. Il nome non era molto tranquillizzante, così ci sono entrata. Ho visto che mio figlio aveva ricevuto un invito e aveva schiacciato sul link, probabilmente incuriosito".

Non lo avesse mai fatto, la madre. O, meglio, per fortuna che l’ha fatto di controllare il telefono del figlio. "Mi sono imbattuta in un fluire di oscenità che non ho mai visto in vita mia - racconta, sgranando gli occhi - qualcosa di angosciante, preoccupante". Testi, foto, video. Inframezzati da pochi messaggi normali, magari sulla squadra del cuore o l’uscita nel pomeriggio, un tourbillon di oscenità: "Bestemmie, insulti, schifezze di ogni genere, fino a dei video che non si possono nemmeno definire - dice -. Mi sono messo a scorrere tutte le decine e decine di messaggi, per capire fino a dove potessero spingersi, e non mi sarei mai immaginato una cosa di questo genere".

Qualche giorno fa il gruppo presentava circa cento partecipanti. Molti dei quali attivi altri solo passivi, nella lettura o nella visione. Diversi ragazzi, per fortuna, vedendo la qualità dei post, escono immediatamente, fuggono. Molti altri, invece, purtroppo restano nella rete e magari la alimentano. Tra gli amministratori del gruppo, coloro che lo hanno ideato e lo gestiscono, calibrando anche gli inviti, non solo ragazzi ma anche ragazze. Adolescenti. Sperando almeno che non ci sia anche qualche malintenzionato maggiorenne, perchè la situazione si aggraverebbe e complicherebbe ulteriormente.

Un fatto davvero preoccupante – l’ennesimo per altro che riguarda i ragazzi di oggi – che potrebbe ampliarsi a macchia d’olio se qualcuno non imporrà un freno. Se non saranno fatti dei controlli, a partire da mamme e papà, che non possono lasciare i propri figli in balìa del proprio telefonino e di tutto quello che, di tremendo, può finirci sopra.