Limbiate, fermo il maxi progetto: l'ex Greenland è dei pirati dell’ambiente

Nell’ex parco dei divertimenti ci sono amianto, macerie e rifiuti di ogni genere

Ex Greenland

Ex Greenland

Limbiate, 11 aprile 2018 - A oltre tre mesi dall’avvio delle demolizioni e dall’annuncio ufficiale (non il primo) della partenza dei lavori per fare dell’ex Greenland un nuovo parco di divertimenti, l’area di Città satellite si presenta ancora in uno stato di totale desolazione e degrado. Per certi aspetti pare che sia addirittura peggiorata rispetto a come era messa (malissimo) a fine novembre, quando si diede il via definitivo allo sgombero e delle casette prefabbricate degli ex giostrai e alle conseguenti demolizioni.

Oggi in questa fetta di Parco delle Groane c’è una concentrazione sconcertante di rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi, come le lastre di amianto o gli pneumatici delle autovetture e le autovetture intere, ormai devastate, consumate, in parte pure incendiate, che si possono incontrare lungo la strada pubblica, per quanto chiusa al traffico.

Ci sono anche vecchi caravan, portati fuori dall’area privata, in parte anche vandalizzati al loro interno, circondati da altri rifiuti accatastati. Ci sono addirittura ruote intere di veicoli. All’interno si vedono montagne di macerie da demolizione, con materiali diversi, al momento tutti accatastati, all’aperto sotto la pioggia, in attesa, si spera, e non si sa ancora per quanto, di opportuna separazione ed invio a corretto smaltimento. Davanti a quello che è stato l’ultimo ingresso del parco in funzione, ci sono cumuli di terra riportata. Ma a lasciare senza parole sono i rifiuti, che si trovano ad ogni angolo: dai materassi ai vecchi sanitari, dalla plastica al ferro, dalle piastrelle ai pezzi di muro, c’è veramente di tutto e l’impressione è che si stia generando un «effetto calamita», su gente senza scrupoli che arriva qui, magari di notte, a scaricare ogni cosa, con la certezza pressochè assoluta di restare impuniti, anche perché ormai qui, allontanati gli ultimi residenti, non c’è più nessuno «a dare un occhio».

A fine novembre in una conferenza stampa in municipio, davanti al sindaco Antonio Romeo, Claudio Campani, rappresentante della proprietà si era sbilanciato: «Entro la primavera si potranno vedere le prime attrazioni». Per il momento si vedono solo rifiuti. All'epoca sembrava che solo la presenza delle famiglie degli ex giostrai stesse impedendo l’avvio del maxi progetto di riqualificazione dell’area e che per questo fosse indispensabile agire con urgenza. Ma a distanza di più di tre mesi, ad osservare la situazione viene il dubbio che ci sia qualche altro problema anche perché di uomini e mezzi al lavoro se ne vedono pochi e non sempre. In ogni caso, considerando il lavoro necessario a rendere di nuovo fruibile quest’area, anche solo a partire dalle strade per arrivarci, senza contare le bonifiche indispensabili, pare evidente anche ai profani che serva un deciso cambio di passo. «Ho già mandato la Polizia locale a documentare lo stato di fatto dell’area, per valutare gli avanzamenti dei lavori - ha dichiarato il sindaco Antonio Romeo, che aggiunge - Convocherò a giorni la proprietà per fare il punto della situazione»