
I ragazzi fuori dalla scuola a causa dei caloriferi spenti
Monza, 16 dicembre 2016 - Il liceo artistico Nanni Valentini, meglio conosciuto a Monza con l’antico nome di Istituto statale d’arte (Isa), non trova pace. Dopo le difficoltà per la mancata ristrutturazione dell’edificio ex scuola Borsa, anche la succursale di via Magenta presenta le sue pecche strutturali. Ieri mattina i ragazzi delle 8 classi ospitate presso la struttura degli Artigianelli erano fuori da scuola per protestare perché nelle classi è stata rilevata una temperatura di 10 gradi.
«Entriamo a scuola con tre maglioni, il pile e abbiamo pensato di fare una colletta per l’acquisto di stufe elettriche portatili - dicono i ragazzi - perché ormai da giorni a scuola fa veramente freddo». Ieri il dirigente scolastico Guido Soroldoni ha contattato la Provincia per sollecitare la riparazione del circuito di riscaldamento e si dice pienamente d’accordo con gli studenti.
La scuola ha due entrate separate per i ragazzi del biennio dell’Hensemberger e per quelli del liceo artistico Valentini. Da un mese a questa parte è crollato il cornicione verso l’ingresso del liceo artistico e i ragazzi entrano tutti dalla stessa parte. «Siamo contenti per i ragazzi dell’Hensemberger che sono al piano terra, perché da loro il riscaldamento funziona - commentano gli studenti - ma non riusciamo a capire perchè da noi al primo piano si geli». Durante la mattinata i tecnici della Provincia sono usciti per eseguire una riparazione di emergenza e alle 13 la temperatura era salita a 16 gradi, comunque non abbastanza, rispetto ai 19 richiesti per legge. In una classe piove, i serramenti non funzionano, crollano cornicioni e facciata laterale, non c’è palestra e i ragazzi fanno lezione in condizioni davvero precarie, in più si devono spostare alla Villa Reale dove si trovano i laboratori, con evidenti disagi. «Attualmente, con le risorse disponibili, possiamo far fronte solo alla manutenzione ordinaria - fa presente Egidio Ghezzi, direttore dell’Edilizia scolastica della Provincia -. La caldaia non funzionava e stiamo provvedendo, ma per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria le risorse non ce lo permettono.
Il dirigente Soroldoni ha più volte sollecitato la Provincia, senza risultato. Quanto alla ristrutturazione dell’ex scuola Borsa, ormai da un anno si sono detti tutti d’accordo Comune, Provincia e Regione, ma di fatto tutto tace. Nei prossimi giorni gli studenti chiederanno un colloquio con l’assessore all’istruzione e con il sindaco. «Sappiamo che le scuole superiori sono sotto la diretta responsabilità della Provincia - dicono i ragazzi - ma gli interlocutori più diretti dei cittadini sono gli amministratori comunali. Li interpelleremo perché si facciano portavoce delle nostre necessità presso le altre istituzioni».