Leonardo, i libri del liceo e il sogno azzurro

A 17 anni il besanese cresciuto sui saliscendi della Brianza è diventato il punto di riferimento della Nazionale juniores: "Un anno travolgente"

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di Danilo Viganò

La forza della generosità e lo spirito di sacrificio sono i segni distintivi di Leonardo Vesco. Un corridore che stagione dopo stagione si è guadagnato uno spazio importante nel panorama ciclistico nazionale. Un atleta brianzolo che oggi difende i colori dell’orobico Team F.lli Giorgi guidato da Leone Malaga. Leonardo, Dna da campione, è diventato un punto di riferimento della Nazionale Juniores. "Non me lo aspettavo un exploit così travolgente, ma è chiaro che sono molto contento dei risultati di quest’anno – confessa Leonardo tra i libri del liceo sportivo di Seregno –. C’è stato anche un momento in cui sono salito sul podio quattro volte in neanche una settimana. Significa che sono riuscito a dare continuità alla preparazione estiva con la squadra a Livigno".

Vesco ha da poco archiviato la sua prima stagione con gli juniores. Un’annata piena di impegni e ottimi risultati, e soprattutto senza intoppi, su tutti i terreni di gara. "Era importante soprattutto correre da protagonista nell’anno del mio debutto nella nuova categoria e la risposta è stata immediata. La vittoria a Montecampione è stata la ciliegina sulla torta, ma prima di questa avevo centrato il bersaglio a Errano di Faenza in Romagna e in altre tre occasioni mi ero classificato in seconda posizione. Un piccolo rimpianto può essere legato alla corsa che mi affascina più di altre, la Coppa Linari in Toscana. Lì sono arrivato secondo e la sconfitta brucia ancora. Il fatto che si corre su un percorso molto bello e la qualità degli avversari è simile ad un campionato italiano, sono particolari importanti per un corridore che vuole capire dove vuole arrivare". Umiltà e pacatezza. Leonardo mette sempre a disposizione la sua forza a favore dell’economia della squadra lasciando da parte le proprie ambizioni personali. Poi Vesco è molto giovane, 17 anni, e per un debuttante il percorso di crescita deve essere un po’ più graduale.

Nonostante nel ciclismo moderno sia cambiato molto. Oggi i futuri corridori professionisti si cercano e si scelgono proprio dalla categoria juniores. Vesco finora ha dato delle risposte importanti sulle sue indiscusse qualità di atleta. Senza dimenticare come tutto era iniziato, dalla categoria Giovanissimi G1 (7 anni) con l’Unione Sportiva Vertematese: poi nel Team Spreafico (solo G6), quindi allo Sport Club Mobili Lissone (esordienti), due anni da allievo nelle fila dell’Unione Sportiva Biassono e da quest’anno nella bergamasca di patron Carlo Giorgi con la quale ha rinnovato per il 2023.

"Per la prossima stagione ci sono aspettative su di me molto alte – la prospettiva di Leonardo –. Naturalmente le valuteremo strada facendo con il mio staff tecnico. In cuor mio spero di riconfermarmi cercando di ottenere qualche successo in più e meritare la maglia azzurra in una corsa a tappe all’estero. Ho degli obiettivi e mi piacerebbe centrarli. Quanto alla preparazione sto facendo palestra e uscite in mountain bike. Poi da gennaio inizieremo a fare sul serio con la bici da strada".