Le promesse del basket ricordano Stefano Manzoni

Otto squadre delle rappresentative under 13 sono si sono sfidate nel torneo dedicato da 20 anni al giovane morto mentre svolgeva il servizio militare

di Dario Crippa

"Non ho mai visto un palazzetto così pieno, con così tanta gente…". Brillano gli occhi e trema la voce a Nino Manzoni.

Il trofeo intitolato alla memoria del suo ragazzo, di Stefano, promessa della pallacanestro morta 23 anni fa all’età di 21 anni mentre svolgeva il servizio militare in un tragico incidente in Friuli, è tornato nello scorso fine settimana. Bloccato negli ultimi due anni dalla pandemia, il Trofeo Stefano Manzoni, icona della pallacanestro giovanile che ha assunto anche la denominazione da otto anni di Coppa Monza e Brianza, ha fatto il pieno di pubblico ed entusiasmo al palazzetto del Nei, in via Enrico da Monza. Ospitato come sempre con rara sensibilità dalla Gerardiana Basket di Monza, in cui da ragazzo aveva militato proprio Stefano.

Ne sono uscite due giornate di basket e passione ad alto livello, a cui hanno preso parte otto squadre del territorio, con le rappresentative under 13.

Alla fine a vincere il trofeo, in una finale molto emozionante, è stata la Cpo Osnago, che ha battuto i padroni di casa della Gerardiana Monza (35-54 il punteggio per gli ospiti).

A seguire, si sono classificati nell’ordine Basket Seregno, Dipo Vimercate, Aurora Desio, Blues Varedo, Prosport Arcore e Team 86 Villasanta.

Durante le giornate, sono intervenuti e si sono sfidati per gioco come al solito amici ed ex compagni di squadra di Stefano Manzoni. I trofei speciali non sono mancati. Ad aggiudicarsi il riconoscimento intitolato a Matteo Trenti, il boy scout di 16 anni morto nel 2015 investito mentre tornava in bicicletta a casa, è stata una ragazza: MVP della competizione è stata infatti Giada Pedron, della squadra di Osnago. Il premio al miglior realizzatore è andato a Leonardo Cappellini della Dipo Vimercate).

"Un ringraziamento particolare va alla Gerardiana, che ha organizzato tutto alla perfezione" ci ha tenuto a sottolineare Nino Manzoni. Quella di quest’anno era una competizione di particolare significato, dato che pochi mesi fa era morta dopo lunga malattia Nadia Della Corna, moglie di Nino e mamma di Stefano. Era come se ci fosse anche lei sui gradoni del palazzetto e sul parquet a effettuare le premiazioni come al solito a fianco del marito.