Le primule rosse della droga Catturati due marocchini spacciatori di cocaina e latitanti

Il primo era in fuga da 3 anni. Deve scontare 4 anni . e mezzo di prigione. L’altro vendeva in via Visconti

di Dario Crippa

La primula rossa della droga è in prigione. Ma prima di portarcela, le forze dell’ordine ci hanno impiegato tre anni. Ci è voluto invece soltanto qualche mese per mettere le mani su uno dei ricercati della recente operazione anti spaccio “Dedalus”.

Partiamo dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza, che hanno messo la parola fine – per il momento – alla vita criminale di E.K.Y., un cittadino marocchino di 33 anni, senza fissa dimora. Pluripregiudicato per una sfilza di reati inerenti le sostanze stupefacenti, era ricercato per un ordine di carcerazione spiccato al Tribunale di Monza: doveva espiare una pena complessiva a 4 anni, 5 mesi e 6 giorni di reclusione. Oltre a pagare 12mila euro di multa. Ma non solo. Il marocchino era già stato oggetto di ben due ordinanze di custodia cautelare da parte dell’autorità giudiziaria di Lecco sempre per spaccio di droga. Rintracciato a Veduggio con Colzano, girava con 101 grammi di cocaina e 45,2 di hascisc, oltre a un bilancino di precisione.

Lo scorso autunno la polizia aveva invece arrestato oltre 50 spacciatori che avevano preso possesso dei giardini di via Visconti. Qualcuno era però sfuggito: come il marocchino arrestato l’altro giorno dagli agenti del Nost, la squadra anti-spaccio e anti-degrado della polizia locale, che ha bloccato il latitante – un marocchino di 32 anni – in via Maroncelli. Inutile il suo tentativo di fuga, nel corso del quale ha provato a liberarsi di alcuni ovuli di cocaina. Inseguito e bloccato, si è scoperto che ne aveva 9 grammi con sé, oltre a bilancino, schede telefoniche e vari cellulari.