"Le nostre edicole, cuore dei rioni tra chiacchiere e notizie fresche"

Sveglia all’alba per sistemare i giornali sul banco e nuovi servizi di recapito per chi compra in rete: "La concorrenza delle vendite nei supermercati e i blog gratuiti non ci spaventano, tanta fatica ma resistiamo"

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di Cristina Bertolini

Giornali e libri in formato digitale o venduti anche sugli scaffali dei supermercati, abbonamenti e blog informativi gratuiti rendono sempre più difficile la vita delle edicole che ripiegano su altri servizi. "Il supermercato qui a 500 metri – osserva Rocco Intoccia, edicolante di via Boito – vende anche libri e giornali e questo sicuramente penalizza la mia attività: si fa la spesa e vedendo il banco dei giornali si è invogliati a comprare lì. E poi molti editori spingono per l’abbonamento digitale e la vita dell’edicolante diventa sempre più difficile. Pure i biglietti del pullmann vengono venduti al bar e alla tabaccheria. Bisogna lottare per sopravvivere: vince chi ha spazi e risorse per investimenti". Ma gli edicolanti non mollano. Tengono la posizione. Sopravvivono con i clienti affezionati del quartiere, gli irriducibili della carta stampata: "Il giornale deve essere assolutamente di carta – dice una signora –, compro ogni giorno un quotidiano diverso e una rivista alla settimana". Concorda anche Piera Colombo, edicolante in via Vittorio Veneto: "Da quando c’è il digitale abbiamo perso parecchio". Quindi si sopravvive cavalcando la transizione digitale, perciò l’edicola è diventata Hub counter di Amazon e FedEx: qui arrivano i pacchi e da qui si spediscono i resi. Offre un servizio in più al quartiere Triante, non occorre grande magazzino, perché gli utenti, avvisati dal vettore, vengono in giornata o poco più tardi a ritirare i pacchi e intanto si imbattono anche in libri e giornali e a volte decidono di comprare. La signora Piera, dopo una prima attività analoga a Lazzate chiusa nel 2019 si è spostata a Monza, nel crocevia di Triante, insieme al collega Raffaele Dessi, a dicembre 2019. Si davano il cambio tra mattina e pomeriggio, fino a che Raffaele non è mancato ad aprile 2021.

"Da sola è faticoso – ammette la signora Piera – al mattino si comincia alle 6.30 per il carico e scarico. Chiudo alle 15.30". Anche lei ha i suoi clienti affezionati. Alcuni si fanno una passeggiata per comprare il giornale dal vicino quartiere di San Fruttuoso rimasto senza edicola. Edicolanti eroi anche nel centro di Monza, dove Massimo racconta i disagi tra tassa di occupazione del suolo e margini risicati sui biglietti degli autobus: "Abbiamo un aggio del 3% che da quando esiste l’obbligo di accettare il Pos si riduce ulteriormente a causa delle commissioni bancarie. Solo la posizione centrale permette di rimanere aperti. Su giornali, libri, gadget e piccoli giocattoli il margine lordo è invece del 20 per cento, anche questo eroso da tasse locali e nazionali: "Lavoriamo dalle 5 alle 19.30 – racconta –, a mezzogiorno pranzo consumato in piedi. Per fortuna siamo in tre e riusciamo a darci il cambio".