Le larve mangiaplastica della scuola di agraria

Premiati i progetti “Narvalo Pulitore“ e “Marina la Tartaruga“ fatti con materiale di recupero

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di Gabriele Bassani

Intanto, due progetti premiati al concorso nazionale di "Land art", disciplina artistica che punta alla sensibilizzare sui temi della sensibilità ambientale e poi, forse, anche un’idea rivoluzionaria per rimuovere le microplastiche dai mari. E’ il bilancio più che lusinghiero della partecipazione dell’Istituto Agrario Castiglioni di Limbiate al concorso nazionale Sea Art Camp, organizzato da Edizioni Green Planner - Editoria Ambientale. Si tratta di un’ iniziativa che coinvolge giovani studenti delle scuole superiori di diversi istituti italiani e università, nella realizzazione di opere in stile “Land art“, ovvero con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani partecipanti sui temi della sostenibilità ambientale, della protezione dei mari e della biodiversità. Ad essere premiati sono stati il progetto “Marina la tartaruga“ della classe 2a Dt e il “Narvalo pulitore“ della 3° Ct, seguite dal professore Filippo Borella, che sottolinea l’entusiasmo manifestato dai ragazzi in questo progetto sostenuto anche dalla dirigente Viviana Guidetti. L’iniziativa ha fornito lo spunto di poter lavorare sulla tematica delle problematiche l’inquinamento del pianeta. Quest’anno il concorso si concentrava sull’inquinamento delle acque delle micro plastiche. Il progetto “Narvalo Pulitore“ è stato realizzato con i materiali di recupero in ferro dell’ex Ospedale Psichiatrico Antonini ed è ora in esposizione all’Acquario di Milano. Marina la Tartaruga invece sarà allestita come premio speciale alla sede di Green Planner in via Gladio a Milano a settembre: è stata realizzata con i legni del frutteto dell’Agraria di Limbiate e con i legni dei barconi dei migranti di Lampedusa.

"Entrambi i progetti –spiega il prof Borella – vengono accompagnati dall’idea scientifica di due colleghe, Lia Mantegazza ed Elena Colombo che hanno lavorato sull’idea di estrarre l’enzima della Galleria Mellonella, larva mangia plastica che infesta gli alveari delle api. Una scoperta avvenuta per caso, quando l’apicultore della nostra azienda ha segnalato la presenza di questa larva infestante che, raccolta e inserita in sacchetti di plastica, li distruggeva. Questo enzima può essere utile neutralizzare le micro plastiche nelle acque aggiungendolo ai filtri di depurazione in quanto è stato appurato che riesce a demolire anche le plastiche non riciclabili".