Le case di via Hugo saranno rimesse a nuovo

Il costo stimato dai tecnici con il progetto preliminare è di almeno 1,7 milioni di euro, gli inquilini verranno spostati in altri alloggi

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di Gualfrido Galimberti

La pioggia in camera da letto, le muffe, le infiltrazioni e l’umidità saranno presto un ricordo. L’amministrazione comunale ha annunciato l’intenzione di rimettere a nuovo le case di via Victor Hugo. Per raggiungere l’obiettivo saranno necessarie due cose: il trasferimento provvisorio degli inquilini in altri alloggi di proprietà comunale e, soprattutto, allentare i cordoni della borsa. Il costo complessivo stimato dai tecnici, con il progetto preliminare, è di almeno 1,7 milioni di euro. Davvero tanto, se si pensa che le case situate nel quartiere Consonno sono di recente costruzione.

L’edificazione, infatti, risale a meno di 15 anni fa. Purtroppo, fin da subito, hanno iniziato a evidenziare problemi di copertura, mai risolti definitivamente malgrado gli interventi tampone realizzati nel corso degli anni. L’esasperazione dei residenti aveva raggiunto il culmine nel 2018, quando il problema era stato rivelato a tutta l’Italia con un servizio realizzato dagli inviati della popolare trasmissione televisiva "Le Iene". Nei giorni scorsi il problema è di nuovo esploso in Consiglio comunale, quando la questione è stata sollevata da Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega, con una interpellanza. "Nell’autunno 2019 – ha risposto Giuseppe Borgonovo, assessore ai Lavori pubblici – sono stati eseguiti interventi in quattordici appartamenti. Nel 2020 è stato stanziato un importo di 500mila euro per attività di manutenzione contro le infiltrazioni. Occorreranno 1,7 milioni di euro per la copertura, cappotto, infissi, coibentazioni, terrazzi e opere minori. Diciamo che stiamo cercando di recuperare almeno dieci anni in cui non si è fatto nulla per rimediare a errori di costruzione e alla scarsa manutenzione".

"Abbiamo fatto un’assemblea – ha aggiunto Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali – per illustrare il piano di ristrutturazione completa delle case. Fin dall’inizio seguo questa situazione, con sopralluoghi, ricevendo inquilini. Ho dato risposte in quantità. Però si tratta di fare una ristrutturazione completa per mettere l’immobile in sicurezza e dare dignità sia agli appartamenti sia a chi li occupa. Di certo non abbiamo la bacchetta magica, ma abbiamo investito risorse". Dichiarazioni, quelle degli assessori, che non sono piaciute per nulla a Trezzi: "Spiace che cittadini costretti a vivere in condizioni disumane – ha affermato – siano considerati una seccatura. Dite che nei dieci anni precedenti non si è fatto nulla: che fine ha fatto la commissione di indagine istituita da Giacinto Mariani quando era sindaco? L’edificio era stato edificato dal centrosinistra ai tempi del sindaco Gigi Perego, stanziando meno soldi del necessario. Io dico che una persona non può vivere in questa maniera, ci sono tante case sfitte a Seregno. Utilizziamole".

Per l’assessore Capelli, tuttavia, ipotesi non percorribile: "Agli inquilini è stato proposto anche il cambio di alloggio. Mi riferisco alle quattro famiglie che hanno fatto causa al Comune. La proposta è stata però respinta. Di fronte a una scelta di questo tipo, che cosa possiamo fare? Di certo dovranno spostarsi tutti per potere eseguire i lavori necessari".