L’azienda solo indagata per il ponte collassato

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Sarebbe un atto dovuto l’inserimento all’interno del registro degli indagati degli imprenditori Eugenio e Mario Bodini, titolari della Sideridraulic, deciso dalla Procura di La Spezia in seguito all’incidente, fortunatamente senza vittime e feriti, capitato il 12 maggio scorso, nel porto della città ligure. I due bresciani, indagati e non imputati come erroneamente scritto ieri, sono stati coinvolti, insieme ad altri 8 imprenditori, perché nel 2010 con la loro azienda, la Bms Oleodinamica, parteciparono alla realizzazione del ponte mobile di accesso alla darsena collassato sette mesi fa. Un atto dovuto, appunto, quello della Procura ligure che in concomitanza del crollo aveva avviato le indagini su una decina di imprenditori e manutentori responsabili di una serie di lavori al pontile. Il consulente della Procura ha scoperto che 4 dei 16 bulloni che ancoravano le cerniere a monte del ponte che alzandosi e abbassandosi permette l’ingresso e l’uscita delle imbarcazioni, si sarebbero schiantati prima dello strappo, provocando il crollo della struttura mobile in fase di discesa. Venerdì il sostituto procuratore Claudia Merlino, diretto titolare del fascicolo, ha firmato l’atto. Sotto la lente di ingrandimento della Procura erano già finiti i progettisti, il responsabile del procedimento, il direttore del cantiere, il collaudatore, l’attuale gestore e manovratore, ora a questo lungo elenco si sono aggiunti i costruttori del ponte mobile. Entro il prossimo 14 febbraio è atteso il deposito della perizia chiesta ai professori Massimo Losa e Renzo Valentini, già nel collegio dei periti per il crollo del ponte Morandi di Genova.