Troppi morti sul lavoro, la sicurezza si imparerà già sui banchi di scuola

Sottoscritto in Prefettura un Protocollo estremamente innovativo condiviso da istituzioni, associazioni di categoria e sindacati

I rappresentanti di istituzioni, imprese e lavoratori che hanno sottoscritto il Protocollo

I rappresentanti di istituzioni, imprese e lavoratori che hanno sottoscritto il Protocollo

Monza, 28 luglio 2020 -  In Brianza la sicurezza sui luoghi di lavoro si apprende sui banchi di scuola. Sono coinvolti anche gli istituti superiori brianzoli nella stesura del protocollo sul tema della sicurezza negli ambienti di lavoro sottoscritto ieri in Prefettura. Un documento innovativo che nasce dalla collaborazione di più enti: Prefettura, Regione, Provincia, Comando provinciale dei vigili del fuoco, Ispettorato territoriale del lavoro, Inail, Inps, Ufficio scolastico territoriale , Ats, Camera di Commercio, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Assolombarda, Assimpredil, Apa, Confcommercio, Coldiretti, Confcooperative e associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro.

Il progetto, che era pronto già alla fine del 2019, è stato bloccato dall’emergenza Coronavirus e quindi aggiornato con nuove necessità emerse nel periodo della pandemia. «La sicurezza negli ambienti di lavoro riguarda tutti: imprenditori e lavoratori, questi ultimi sono il vero patrimonio delle aziende - spiega Alessandro Scaraballi, direttore generale di Assolombarda che sul territorio brianzolo conta circa 1.200 imprese per un totale di circa 55.000 addetti -. La cultura della sicurezza era presente già prima del Covid. La pandemia è stato uno shock: non sapevamo che cosa fare, ma dovevamo intervenire rapidamente".

Il protocollo nasce dal lavoro di squadra che ha visti coinvolti più enti, con la Prefettura come cabina di regia, con l’intenzione di prevenire gli infortuni nelle aziende, non soltanto quelle edili dove questa sensibilità e attenzione era già presente. Il protocollo si snoda su tre filoni: l’analisi del fenomeno degli incidenti sugli ambienti di lavoro e della sicurezza; la formazione e la divulgazione di informazioni in merito sia ai lavoratori sia agli imprenditori; i controlli congiunti con l’obiettivo di indicare agli imprenditori eventuali procedure in tema di sicurezza non espletate nell’azienda, ribadendo l’importanza della loro attuazione.

Il protocollo arriverà anche sui banchi di scuola: negli istituti superiori di Monza e Brianza che offrono una formazione che permette l’immediato ingresso nel mondo del lavoro. Il protocollo ha validità annuale e di volta in volta verranno eseguiti aggiornamenti e modifiche. "È un documento molto importante – spiega la prefetta Patrizia Palmisano -. La novità è che riguarda tutti i settori e coinvolge anche i ragazzi". La riapertura dopo il lockdown ha dato un’ulteriore spinta al progetto. "Il periodo del lockdown è stato molto difficile, la riapertura in sicurezza ancora di più". Alle aziende brianzole era stata inviata una scheda di autovalutazione per spiegare meglio le procedure da adottare evitando sanzioni. "L’obiettivo della scheda di autovalutazione e del protocollo sulla sicurezza non è quella di sanzionare, ma di prevenire gli infortuni adottando tutte le misure previste. Non è possibile morire sui posti di lavoro: nel 2019 in Brianza sono state 8 le persone morte sul lavoro".

Un protocollo fortemente sostenuto anche dalla Provincia, con il presidente Luca Santambrogio che ha dichiarato la sua preoccupazione per l’autunno caldo che attenderà anche le aziende del territorio. "Certamente si perderanno posti di lavoro. L’emergenza lavorativa generata dalla pandemia è stata peggiore di quella della crisi economica del 2010. Questo protocollo sull’implementazione della sicurezza negli ambienti di lavoro è solo un punto di partenza. La scuola è il luogo di formazione, per preparare i ragazzi alle sfide lavorative facendoli operare in ambienti in piena sicurezza".