Reinserimento lavorativo dei detenuti, al carcere di Monza un progetto unico in Italia

Per la prima volta coinvole direttamente organizzazioni come Assolombarda, Camera di Commercio e Confartigianato

La firma del protocollo nella casa circondariale di Monza

La firma del protocollo nella casa circondariale di Monza

Monza, 14 maggio 2018 - E' stato firmato oggi, nella casa circondariale di Monza, un protocollo d'intesa tra enti, istituzioni e mondo delle imprese per favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Un modello di collaborazione unico a livello nazionale (è la prima volta in Italia che le organizzazioni dei datori di lavoro come Assolombarda, Camera di Commercio e Confartigianato sono coinvolte direttamente in iniziative come queste) che punta a favorire la formazione e il reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale, attraverso l'assunzione o la proroga di un contratto di lavoro presso imprese, enti pubblici o privati, cooperative o associazioni.

In particolare, saranno avviate relazioni con il mondo delle imprese, attraverso la diffusione e l'acquisizione, tra i sottoscrittori del protocollo, dei curricula, facendo così incontrare domanda e offerta di lavoro. Le associazioni delle imprese si attiveranno per diffondere le opportunità proposte nel protocollo presso le aziende associate, promuovendo così anche la collaborazione con le realtà produttive già attive nel carcere di Monza, come la lavanderia che attualmente ha 24 detenuti assunti, la cooperativa sociale che si occupa di assemblaggio bancali, la falegnameria, la cooperativa di etichettatura, il pastificio, la sartoria e la società che si occupa di assemblaggio di componenti elettrici che oggi ha 24 detenuti assunti. 

Tra le prime azioni volte alla formazione e alla risocializzazione dei detenuti vi è la Cisco Academy, un percorso di formazione specialistica che permette di ottenere una certificazione per operare su sistemi Ict che l'azienda progetta e installa in tutto il mondo. "L'imprenditore non è solo un importante attore economico, ma deve sempre di più diventare un attore sociale che vive in modo consapevole e proattivo la propria comunità e l'ecosistema in cui opera - ha commentato il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi in occasione della firma -. Questa intesa ben interpreta questo nuovo ruolo: imprese, enti e istituzioni del territorio insieme per promuovere un modello di collaborazione che deve fare scuola". I contenuti del protocollo e le opportunità del lavoro svolto dai detenuti saranno diffuse alle imprese del territorio attraverso una serie di incontri e un vademecum realizzato dall'Ordine dei Commercialisti di Monza, in grado di fornire le informazioni sulle agevolazioni fiscali e contributive per le aziende che assumono detenuti.