FABIO LUONGO
Cronaca

L’arte di Schifano e il nero assoluto

La rivoluzione del MAC con il monocromo arancione e le 33 opere “oscurate” del Premio Lissone

di Fabio Luongo

Un’installazione suggestiva e perturbante, che rivisita una sala del MAC e la sua collezione storica, mettendole in questione. Un’opera che si pone in dialogo con uno dei gioielli del Museo, firmato Schifano, e che spinge a interrogarsi sull’allestimento degli oggetti esposti, la loro descrizione e la loro identificazione. È quanto proporrà nei prossimi due mesi la nuova iniziativa promossa dal Museo d’Arte Contemporanea, che accanto a una mostra prevede due incontri con docenti della Sorbona di Parigi e la direttrice del Macte di Termoli. Sino a fine gennaio nella Sala Gino Meloni del MAC si potrà scoprire l’installazione dell’artista Domenico Antonio Mancini intitolata “N. 0“, che gioca sull’idea di mascheramento e disvelamento della collezione del Premio Lissone di pittura: pensata appositamente per il Museo, l’opera offrirà una visione inedita di questi spazi. Delle 34 tele storiche del Premio Lissone ne sarà visibile solo una: il monocromo arancione “Cartello n.20“ di Mario Schifano, del 1960; al posto degli altri 33 dipinti si troveranno altrettante tele, delle stesse dimensioni, realizzate da Mancini come monocromi neri. Una riflessione radicale sul nero assoluto come punta avanzata della pittura astratta e al contempo un dispositivo capace di attivare l’attenzione. L’evento fa parte del ciclo “Replay - Installazioni context-specific e incontri sulla museologia del contemporaneo“ e sarà arricchito da due incontri: mercoledì 30 alle 19 serata con Riccardo Venturi, storico dell’arte, docente alla Sorbona e autore di un saggio sui monocromi di Schifano; giovedì 15 dicembre toccherà a Caterina Riva, direttrice del museo Macte di Termoli. Sempre fino al 29 gennaio sugli altri due piani del MAC si potranno poi ammirare le installazioni, le mappe, gli abecedari, le tavole e i disegni realizzati con la popolarissima penna Bic dell’artista Giuseppe Stampone, raccolti nella mostra “Personale Connettivo“.

Intanto la collezione permanente del Museo si è ufficialmente arricchita di nuovi pezzi, in particolare nella sezione design: il Comune ha di recente registrato l’ingresso stabile nel patrimonio del MAC delle opere acquisite grazie al Premio Lissone Design 2022 e al bando Pac 2020: si tratta delle lampade Ara di Ilaria Marelli, del mobile poliedrico Colombano di Carlo Trevisani e di 9 sedute targate Alessandro Guerriero, Ctrlzak Studio, Franco Raggi, Carlo Contin, Studio Nucleo e Lorenzo Damiani.