"Lady Sorriso a disposizione dei politici"

Il processo bis su corruzione e turbativa d’asta negli appalti odontoiatrici, imputati i dirigenti ospedalierii

di Stefania Totaro

"Lady Sorriso si metteva a disposizione di politici per le loro elezioni e aveva rapporti confidenziali anche con amministratori pubblici, dirigenti e funzionari ospedalieri, a cui concedeva favori allo scopo di espandere la sua attività aggiudicandosi gli appalti per i servizi di odontoiatria", sostiene la pubblica accusa. Ma la difesa ribatte: "Non rifacciamo il processo sul ‘Sistema Canegrati’ per cui c’è già una sentenza definitiva". Questo il botta e risposta ieri al Tribunale di Monza per l’entrata nel vivo del dibattimento che vede imputati tre responsabili dell’ex Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate nell’ambito dell’inchiesta ‘Smile’ della Procura di Monza in cui sono costituiti parti civili la Regione Lombardia, l’Azienda Ospedaliera brianzola e l’Ordine dei medici della Provincia di Monza e Brianza. La vicenda giudiziaria della corruzione per i service odontoiatrici privati nelle strutture sanitarie pubbliche è scoppiata nel 2016 e costò l’arresto della zarina delle dentiere insieme all’allora presidente della commissione sanità di Regione Lombardia Fabio Rizzi. La Canegrati, dopo la condanna in primo grado a 12 anni, ha patteggiato altri 3 anni di pena per bancarotta fraudolenta e truffa ai danni dello Stato. Ora di corruzione e turbativa d’asta devono rispondere il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate nel 2015 Pietro Caltagirone e l’allora direttrice amministrativa Isabella Galluzzo, mentre solo di turbativa d’asta l’allora responsabile dell’ufficio appalti Gennaro Rizzo.

Il dibattimento si è aperto con la testimonianza di uno dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Milano. "Le indagini sono partite dalla denuncia della commercialista Giovanna Ceribelli, nel 2012 membro del collegio sindacale dell’Azienda ospedaliera di Vimercate, che stava controllando le gare di appalto - ha ricordato il maresciallo - Abbiamo ricostruito la galassia delle società riconducibili alla Canegrati e avviato un’analisi della documentazione e un monitoraggio delle sue frequentazioni. Sono emersi rapporti con l’allora ex assessore alla sanità di Regione Lombardia, Mario Mantovani, poi con il presidente della commissione sanità lombardo Fabio Rizzi e con l’ex direttore generale della Asl di Monza Pietro Gino Pezzano.

Sono emersi anche rapporti confidenziali con dirigenti e funzionari dell’Azienda ospedaliera di Vimercate e assunzioni dirette o indirette nelle sue società". Accuse negate dagli imputati.