Ladri alla scuola speciale Rodari I cittadini ricomprano pc e tablet

Una struttura unica in Brianza che segue i ragazzi con gravi problematiche psicofisiche. Il Comune coprirà la differenza

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Una gara di solidarietà perché gli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento non restino indietro: è davvero commovente la risposta dei seregnesi, dopo il furto avvenuto alla scuola speciale Rodari.

Ignoti, la scorsa settimana, hanno fatto sparire tutto il possibile. Purtroppo anche computer e tablet, apparecchi che servono non soltanto per rimanere al passo con i tempi, ma anche per consentire ai ragazzi più svantaggiati di frequentare con profitto il loro corso di studi. "Oltre il danno economico pur molto importante – afferma il sindaco Alberto Rossi – il furto nel laboratorio della scuola speciale della Rodari ha portato con sé un diffuso sentimento di sdegno. La scuola speciale, infatti, rappresenta un’eccellenza del nostro territorio nell’ambito dell’inclusione scolastica di bambini diversamente abili e il furto è stato percepito come un gesto odioso contro le persone più fragili della nostra comunità". La scuola è unica in tutta la provincia. Gli alunni arrivano da tutta la Brianza per frequentare i corsi nel plesso di via Pacini, che segue con pazienza i ragazzi con gravi problematiche psicofisiche. Non a caso nei mesi scorsi si è deciso di realizzare proprio davanti a questa scuola il primo parco inclusivo della città. Grazie alla sottoscrizione popolare sono diverse le offerte arrivate alla direzione scolastica da parte di privati, che hanno voluto dare un sostegno concreto in un momento importante per l’anno scolastico in corso.

Grazie a loro sarà possibile acquistare tablet e altro materiale utile per favorire, in particolare, la comunicazione dei bambini affetti da autismo. "Con un contributo di 4mila euro – conclude Rossi – il Comune completa in misura importante il percorso avviato con la sottoscrizione. Ci siamo messi a disposizione sia per riparare i danni, sia per riacquistare per intero il materiale rubato. D’intesa con la dirigente abbiamo concordato di valorizzare il gesto di quanti hanno generosamente contribuito alla sottoscrizione. Perché, se è importante e doveroso rimediare al danno economico e ripristinare al più presto la piena operatività didattica, riteniamo che rinforzare la grande rete di solidarietà che si è stretta attorno alla scuola speciale possa alimentare un sentimento costruttivo e creare un circolo virtuoso di vicinanza e sostegno".

Gualfrido Galimberti