La rivincita del caminetto Le vendite battono la crisi

Richiesti i modelli incassati a bioetanolo e quelli elettrici con tecnologia led. Il vantaggio: non hanno alcuna limitazione legata alla canna fumaria

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di Gualfrido Galimberti

Il caro bollette fa paura, le famiglie si attrezzano per affrontare l’inverno senza troppa ansia e riscoprono la bellezza e l’importanza di un camino. Lo dicono i numeri di maisonFire, l’azienda con sede a Carate Brianza, che testimonia questa inversione di tendenza.

"Il periodo settembre marzo è da sempre molto caldo per la nostra azienda – afferma Luca Milani, direttore vendite dell’azienda fondata da Alessandro Gatti, che ha venduto i propri prodotti anche in Arabia –. Quest’anno le richieste di informazioni e di prodotto sono più che raddoppiate. I prodotti più richiesti, tra i focolari senza canna fumaria, sono i modelli incassati a bioetanolo, e i camini elettrici con tecnologia led, ma anche i camini tradizionali certificati 4 stelle hanno visto un aumento importante. Pensiamo di chiudere il 2022 con un +10% rispetto all’anno precedente, già da record". L’aumento dei listini sarà inevitabile, anche se volutamente contenuto, in considerazione della crescita importante sia dei costi produttivi, sia delle materie prime che dei trasporti.

"Le richieste provengono principalmente dalle maggiori città (Milano, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Napoli, Bari), e come regioni da Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Piemonte, Puglia e Campania". Anche al sud, insomma, malgrado le consuete temperature più gradevoli, iniziano a portarsi avanti per non farsi trovare impreparati quando sarà necessario provvedere al riscaldamento domestico.

Il primo problema per chi vuole il camino è quello di avere un impianto certificato per evitare emissioni incontrollate in atmosfera. Il secondo problema, tutt’altro che indifferente, è quello di trovare uno spazzacamino per la manutenzione: in tutta la provincia di Monza e Brianza, per esempio, sono soltanto tre gli operatori che fanno riferimento all’Anfus, l’Associazione nazionale fumisti e spazzacamini. Esistono alcune aziende che con la vendita propongono anche servizi di pulizia. In tutto, però, non si arriva alle dita di due mani. Chi ha bisogno di questi servizi deve mettere nel conto lunghi tempi di attesa.

"Bisogna considerare anche il costo della legna – aggiunge Milani – destinato inevitabilmente a salire. Strettamente collegato a questo tema c’è anche quello della qualità della legna, che fa la differenza quanto a pericolosità per la salute". MaisonFire produce caminetti senza canna fumaria: a bioetanolo, elettrici o elettrici ad acqua. Caratteristiche che hanno permesso all’azienda brianzola di sfondare nel mondo del design e dell’arredo. "Sono pur sempre camini in grado di dare tepore a stanze di una trentina di metri quadrati – conclude Milani – senza emettere sostanze inquinanti. Quelli elettrici dotati di funzione riscaldante hanno un consumo di 2 kwh, pari a circa 70 centesimi di euro all’ora. Hanno una primaria finalità decorativa, ma permettono di risparmiare sul riscaldamento mentre ci si rilassa davanti al televisore".