La rievocazione di San Martino fa tornare il paese nel passato

Festa patronale con corteo e taglio del mantello in mezzo a mostre, bancarelle visite guidate, fanfara e balli

Migration

Entrano nel clou i festeggiamenti per la festa patronale di San Martino promossa dalla Comunità pastorale con l’associazione Comitato San Martino dopo tre anni di stop a causa della pandemia.

Grande attesa per la rievocazione storica, un tuffo indietro nel tempo per rivivere le gesta di un santo: per un giorno Bovisio Masciago tornerà al 334 d.C., data in cui un 18enne, figlio di un tribuno militare e soldato egli stesso, dopo aver ricevuto il battesimo avrebbe dato prova della sua carità e amore per il prossimo tagliando in due il proprio mantello e donandone metà a un povero. A partire dalle 15, una ventina di cavalli con cavalieri e un centinaio di soldati, centurioni in costume romano, monaci col gonfalone di San Martino, faranno rivivere questa storia lungo le strade le paese. Il taglio del mantello in piazza Anselmo IV con scena finale al campo sportivo dell’oratorio di Masciago, accompagnata dai “Musici lariani”. Numerose le manifestazioni a corredo: la mostra fotografica “Uccel di bosco”, nella ex scuola elementare di via Isonzo, la passeggiata nel centro di Masciago con visita guidata a cura dell’associazione culturale Il Baule verde (prenotazione obbligatoria al numero 366.59.01.468), la vendita dei biglietti della sottoscrizione a premi, la pesca di beneficenza in oratorio, la Fanfara dei bersaglieri “Don Felice Cozzi” di Seregno a partire dalle 10.30 e balli.

Veronica Todaro