La Regione sale sul tram

Terzi e Monti contrari a fermare il servizio prima dell’apertura del cantiere di riqualificazione

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di Gabriele Bassani

Da Regione Lombardia arriva l’altolà al Comune di Milano sul futuro del tram Limbiate-Milano. Sia l’assessora regionale ai trasporti, Claudia Terzi, sia il consigliere regionale, vice capogruppo della Lega, Andrea Monti, contestano l’ipotesi di un fermo della linea prima dell’avvio dei lavori di riqualificazione.

"Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Milano, ma siamo preoccupati dalle notizie che rimbalzano in rete sull’ipotesi di chiudere definitivamente la tranvia Milano-Limbiate il 30 settembre", dice Claudia Terzi. "La proposta del Comune è di svolgere il servizio con autobus ma è noto che, nell’ora di punta, i bus impiegano circa il doppio del tempo ad attraversare i comuni e raggiungere l’interscambio M3 a Comasina. Non è la strada giusta per dare un futuro a questo servizio che continua a essere al centro di un progetto di riqualificazione completa con l’aggiudicazione dei lavori prevista entro il 2022 e data di inizio lavori a settembre 2023. A riguardo ricordo che l’impegno economico di Regione è importante: a fronte di un costo complessivo della riqualificazione (lotto 1 e lotto 2) di 153,2 milioni, Regione Lombardia finanzia complessivamente 26,8 milioni di euro, a cui si aggiungono i 20 di finanziamento a valere su risorse Por 2014-2020 per l’acquisto di 8 nuovi rotabili destinati proprio alla Mtv Limbiate". Duro anche l’intervento di Monti. "Siamo allarmati dalla sufficienza con cui Milano gestisce informazioni delicate come la chiusura della tramvia Milano-Limbiate. La lettera di spiegazioni del Comune di Milano non spiega un bel nulla, se non l’arroganza con cui il sindaco Sala agisce sulla pelle dei pendolari brianzoli".

"Di tutto ciò – continua il consigliere regionale – Regione Lombardia non sapeva nulla; meglio sarebbe se talune persone chiamate a rappresentare le Istituzioni imparassero a confrontarsi e a dialogare sia con le altre Istituzioni, sia con i cittadini ed i comitati, ai quali va dato spazio di risposta. Da parte mia – conclude Monti – anticipo che invierò all’assessore Censi una richiesta di audizione in V Commissione al Pirellone, invitando anche i vertici di Atm ed il comitato UTP, affinché chiarisca quale sia l’attuale scenario della linea tranviaria e quale sia lo stato dell’arte dei lavori della nuova metrotranvia. Dobbiamo scongiurare la chiusura di questa linea prima che inizino lavori, dato che il rischio è che gli stessi poi non partano più. Noi invece vogliamo che la metrotranvia venga realizzata".