La New Life è fallita travolta dai troppi debiti

La palestra di Vimercate (il doppio di quella monzese) è stata per la città un punto di riferimento diventando con i suoi servizi un vero salotto

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di Barbara Calderola

La palestra è fallita. Ieri, il Tribunale di Monza ha messo fine al duello fra la New Life, la storica attività con doppia sede, una a Monza, l’altra a Vimercate, e i proprietari dei muri, due immobiliari. A carico del gestore c’era un doppio sfratto "i debiti ammontavano a 120mila euro nei confronti dei nostri clienti, la Dael, e in 300mila per la Ellesse - spiegano Nicolas Colnaghi e Giulio Tagliabue, avvocati della società bergamasca che controlla lo stabile nel capoluogo -. Non poteva che finire così, il rosso accumulato rischiava di pregiudicare le imprese coinvolte, il passivo compresa l’esposizione bancaria di 600mila euro, sfiora il milione".

A luglio una prima richiesta di crac era stata respinta dal giudice, "ma le difficoltà economiche erano pregresse alla pandemia e adesso invece è stata accolta".

A dare il colpo di grazia all’attività che versava 50mila euro d’affitto al mese per entrambe le palestre, la crisi innescata dal virus: chiusure e incassi azzerati. "Non pagavano più, prima di arrivare alle carte bollate le immobiliari hanno concesso dilazioni – spiega Colnaghi – hanno provato ad andare incontro al gestore, ma il debito accumulato era davvero ingente: non c’erano altre soluzioni". Il tribunale ha nominato un curatore, Marco Cordaro, che dovrà occuparsi anche di 90 posti di lavoro, 50 a Vimercate, 40 a Monza. Le frizioni fra inquilino e controparti erano già trapelate nei mesi scorsi, la New Life aveva raccontato sul proprio sito le difficoltà nelle quali si era trovata puntando l’indice sulle società che però avevano respinto ogni addebito.

La vicenda lascerà degli strascichi, la palestra di piazza Marconi a Vimercate (il doppio di quella monzese) aperta vent’anni fa è stata un punto di riferimento per schiere di appassionati con la sua piscina di 25 metri, la sua oasi benessere che è stata anche salotto della buona società.

Era diventata un posto alla moda, uno dei templi del fitness della provincia, con corsi e proposte che avevano rotto gli schemi tradizionali del settore. Quello sguardo avanti, però, costava a partire dalla location e la pandemia è stata l’ultima buccia di banana per un bilancio che secondo i legali di Dael "aveva già le sue criticità".

Si concretizza così lo scenario più temuto, la fine di un’epoca. Oggi, la frase del mitico LeBron James scelta per spronare gli sportivi sul sito a trovare sempre la forza di rialzarsi - "Non avere paura di fallire. Questa è la via per il successo" - ha un sapore davvero amaro.