La città ora finisce al buio Piano lampioni fermo al Tar

Da 6 anni per un ricorso non decolla il nuovo maxi appalto da 45 milioni

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di Marco Galvani

La rivoluzione dell’illuminazione pubblica è ferma da 6 anni. Ma ancora il maxi appalto presentato la prima volta in Comune nel 2016 che unisce la gestione e manutenzione di tutti i 12mila lampioni della città a un investimento multimilionario e pluriennale per l’efficienza energetica degli impianti pubblici, l’installazione di sistemi tecnologici e l’attivazione della banda larga per rendere anche a Monza una Smart City non ha una prospettiva di realizzazione a breve termine. Tanto che – nell’attesa si concluda l’aggiudicazione del project financing senza più rischi di ricorsi – la nuova Giunta sta cercando i soldi per tamponare l’emergenza (ormai cronica) di intere vie da anni al buio, proseguendo con la vecchia convenzione di gestione dei lampioni con Enel Sole almeno sino a fine anno ma soltanto per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento. "Non possiamo rischiare di far trascorrere un altro anno prima di avere la nuova illuminazione pubblica, è necessario intervenire subito", l’impegno dell’assessore ad Ambiente ed energia Giada Turato. Eppure il bando era stato aggiudicato, a metà dicembre 2021, alla società francese Citelum che aveva proposto un servizio per 16 anni a un canone complessivo di 32,3 milioni di euro, più un pacchetto da 12,5 milioni di investimenti a carico dell’operatore privato che, oltre a rinnovare con luci led tutti i lampioni della città, deve realizzare servizi extra come la posa di fibra ottica e attivazione della banda larga e stretta da usare per creare 24 aree di wi-fi pubblico e una rete dedicata per i 57 edifici comunali, le 68 scuole cittadine, le 13 sedi delle biblioteche e la videosorveglianza urbana con 93 nuove telecamere. Tuttavia, puntuale, è arrivato il ricorso al Tar del secondo classificato nel bando – il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Varese Risorse, A2A Illuminazione Pubblica e A2A Smart City – che per primo aveva proposto al Comune il progetto di rinnovare l’illuminazione pubblica e quindi avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione presentando una offerta alle stesse condizioni di quella presentata dalla concorrente vincitrice.

Invece Varese Risorse ha preferito passare direttamente alle vie legali. Bloccando nuovamente il project financing. E adesso? Sulla pagina social ‘Monza è al buio’ continuano le segnalazioni di strade e quartieri spenti: "Grazie al censimento dei lampioni guasti effettuato dai cittadini abbiamo una mappa costantemente aggiornata - spiega l’assessore -. Non sappiamo quali potranno essere i tempi del ricorso, ma non ci possiamo permettere di perdere altri mesi. Per questo ho già portato il tema in Giunta. Da una parte stiamo cercando, all’interno del bilancio comunale, di trovare risorse con cui intervenire subito dove possibile". Allo stesso tempo "a breve incontreremo Enel Sole per cercare di limitare le inefficienze, capire i margini contrattuali per coprire la differenza tra interventi ordinari (come da attuale proroga della convenzione, ndr) e straordinari". Senza dimenticare il fatto che "quando sono arrivata dopo il cambio di Giunta ho scoperto che l’ufficio reti non ha personale" e "un project financing partito 6 anni fa potrebbe non essere più la fotografia della situazione attuale e quindi penso sarà inevitabile un nuovo censimento delle necessità di oggi".