La biciclettata alternativa del Foa Boccaccio: no alla retorica del re buono

Anche il centro sociale Foa Boccaccio ricorderà, dal suo punto di vista, i 120 anni dalla morte del re Umberto I e si riunirà proprio davanti al luogo dove il re venne ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci.

Si intitola “A morte il re“ la biciclettata che si snoderà questa sera dalle 21 da piazza San Paolo fino alla Cappella espiatoria. Il percorso è suddiviso in sei tappe e la scelta di partire da piazza San Paolo e di terminare in via Matteo da Campione non è casuale: nella centralissima piazza nel 1898 vennero uccisi sette monzesi insorti per protestare contro l’aumento del costo del pane. Ad ogni tappa ci saranno letture di brani tratti da testimonianze dell’epoca, approfondimenti storici sulle vicende storiche ed economiche che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento avevano messo la popolazione in ginocchio. Il tutto con accompagnamento musicale.

La biciclettata è stata annunciata anche sulla pagina social del Foa, facendo il giro della rete. "Sarà un’occasione per immergersi nella storia - si legge sul profilo Facebook del centro sociale -. Sfuggendo al melodramma nazional popolare dell’uccisione del “re buono“ che tanto sembra andare di moda soprattutto qui a Monza".

Diretto l’attacco all’amministrazione comunale e alla scelta di organizzare eventi ufficiali nel 120esimo anniversario del regicidio.

La biciclettata si concluderà, infatti, davanti alla Cappella espiatoria dove questa sera verrà portata in scena in più repliche (l’ultima alle 22) la lettura teatrale “La morte del re“ tratta dal libro “Umberto I di Savoia, i grandi delitti politici“, scritto da Riccardo Rossotto. L’evento è stato organizzato dal Comune in collaborazione con gli Ordini dinastici Real Casa Savoia e l’Istituto nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon.

B.Ap.