Bernareggio, l’asilo Tornaghi ha chiuso ma si apre uno spiraglio

Si è fatta avanti la Bonacina, l’altra scuola dell’infanzia paritaria del paese. Ma a una condizione: il numero degli iscritti deve essere sostenibile.

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di Barbara Calderola

Per l’asilo Tornaghi di Villanova si apre uno spiraglio: dopo la decisione della suore di chiudere, si è fatta avanti la Bonacina, l’altra scuola dell’infanzia paritaria che ha sede in paese.

A una condizione però, che "il numero degli iscritti sia sostenibile", spiega il primo cittadino Andrea Esposito. Da settimane a Bernareggio si cerca una soluzione per non lasciare sguarnite le famiglie della frazione e adesso sembra averla trovata, ma ci va coi piedi di piombo.

"Avvieremo un sondaggio per capire il gradimento dei genitori", annuncia Paola Brambilla, vicesindaco con delega all’Istruzione. Dopo la doccia fredda delle scorse settimane non vogliono ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. "Incontreremo mamme e papà per presentare la nuova realtà e spiegare cosa cambierà da settembre", aggiungono. Intanto, i tecnici sono al lavoro per mettere a punto i passaggi necessari al cambio di gestione. C’è da aver ragione del moloch burocratico.

"Il percorso sembra avviato verso un esito positivo - spiega Esposito -. Speriamo che le famiglie confermino la loro fiducia al progetto. L’amministrazione garantirà tutto il supporto necessario per dare continuità a un servizio tanto importante per la comunità". È cominciato tutto un mese fa, quando la congregazione ha comunicato a mamme e papà dei 12 piccoli iscritti che a fine estate la scuola non avrebbe riaperto.

È stato il Covid a fare pendere l’ago della bilancia verso lo stop, ma l’erosione era cominciata con il calo demografico. Sempre meno bambini, ma costi sempre più alti, moltiplicati da qui in avanti dalla necessità di rispettare le norme anti-virus. E le suore francescane hanno gettato la spugna: una decisione sofferta che la casa-madre non ha preso soltanto in Brianza, ma anche nel resto delle strutture di cui si occupa da quasi un secolo. Distanziamento, sanificazioni, mascherine hanno fatto la differenza. "I conti non tornano", hanno detto le suore al Comune.

Sindaco e vice le hanno incontrate appena saputo, ma le religiose hanno confermato la scelta.

E così è scattata la corsa per tentare una successione, alla fine ci prova l’altra realtà gemella. In città c’è una terza materna, la comunale Rodari, in tutto i piccoli che le frequentano sono 289. La minoranza ha criticato i ritardi della Giunta nell’affrontare la situazione: "Il calo delle iscrizioni non è certo una novità - sottolinea Emanuela Baio, capogruppo di Vita Nuova per Bernareggio e Villanova -. Dare tutta la colpa all’epidemia è sbagliato".