Nova Milanese, killer del tallio: in Appello confermata assoluzione per infermità mentale

La Procura di Monza aveva chiesto di sottoporre Mattia Del Zotto ad una perizia psichiatrica collegiale

Mattia  Del Zotto scortato dalla polizia

Mattia Del Zotto scortato dalla polizia

Nova Milanese (Monza), 18 Settembre 2019 - La Corte di Assise di Appello di Milano ha confermato la sentenza di assoluzione per incapacità totale di mente per Mattia Del Zotto, il 28enne di Nova Milanese che ha avvelenato con il tallio i parenti, uccidendo i nonni e una zia paterni e mandando in ospedale altri due zii, i nonni materni e la loro badante. Era stata la Procura di Monza a presentare ricorso contro la decisione del gup del Tribunale di Monza al processo con il rito abbreviato, chiedendo che il giovane venisse sottoposto ad una quarta perizia psichiatrica, ma questa volta collegiale.

Per l'imputato di omicidio volontario premeditato plurimo e lesioni personali gravi plurime il pm monzese Carlo Cinque aveva invece chiesto la condanna all'ergastolo, dopo che la perizia psichiatrica da lui disposta aveva concluso che il 28enne risultava soltanto parzialmente infermo di mente. Per la totale infermità mentale avevano invece concluso la perizia della difesa dell'imputato e anche quella disposta d'ufficio dal giudice. Le motivazioni della decisione dei giudici d'appello saranno rese note tra 60 giorni. La Procura potrebbe decidere di presentare un ulteriore ricorso alla Corte di Cassazione.