Investito da un mobile, gravissimo 65enne

Stava scaricando un furgone con un collega, per l’urto ha perso l’equilibrio cadendo sull’asfalto e battendo violentemente la testa

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di Sonia Ronconi

Un altro brutto incidente sul lavoro ieri pomeriggio in Brianza. Un piccolo imprenditore seregnese di 65 anni è in condizioni gravissime all’ospedale San Gerardo di Monza dove è stato trasportato in codice rosso dopo essere stato investito da un mobile che stava scaricando da un camion. L’infortunio è avvenuto attorno alle 18.30 in via Maccallè, a Seregno. L’allarme è scattato immediatamente. Sono stati attivati i soccorsi. Dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza è stata inviata l’ambulanza in codice rosso e l’elisoccorso. Le condizioni del ferito, sono apparse ai sanitari fin da subito piuttosto critiche. L’uomo non ha ripreso conoscenza ed è stato trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza con il supporto della squadra dell’elisoccorso. Il seregnese è in prognosi riservata, e ieri sera le sue condizioni erano molto gravi.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Seregno che hanno cercato di ricostruire l’accaduto. Secondo una prima ricostruzione il 65enne stava scaricando il furgone Ford Transit della ditta mobiliera Sircam (di cui è comproprietario) insieme a un collega. Qualcosa è andato storto. Il mobiletto gli sarebbe volato addosso , e l’uomo a causa dell’urto avrebbe perso l’equilibrio cadendo a terra e battendo violentemente la testa sull’asfalto.

Un 2022 iniziato per la sicurezza sul lavoro in modo funesto. Lo scorso febbraio a Lissone è morto Luca Blondi, giardiniere di Osnago, classe 1971: si trovava nel cantiere di una palazzina in via Torricelli Evangelista, quando è rimasto schiacciato da una piattaforma elevatrice.

Tre settimane prima, l’ 11 gennaio, un episodio analogo. Vittima un 50enne, Stefano Anastasio, di Casatenovo, che stava lavorando con alcuni colleghi in via della Fontana ad alcune opere di manutenzione: è morto sul colpo dopo essere rimasto schiacciato dalla cabina di un escavatore lasciando una moglie e due figli. La chiamata ai soccorsi era scattata poco dopo le 15.30 quando, all’interno di un cantiere edile in via della Fontana nella frazione di Cazzano, l’uomo - dipendente dell’impresa che aveva in gestione i lavori nell’area - era rimasto bloccato sotto il peso del macchinario per la movimentazione della terra di cui era alla guida. Il mezzo si è ribaltato, investendolo e uccidendolo.