
Joseph Sassou
Monza, 17 ottobre 2019 - Abbattere barriere e pregiudizi a suon di portate. Altro che comizi, convegni e seminari: diffidenza e paura verso chi proviene da un altro continente si eliminano a tavola con menù con piatti tipici della tradizione africana. Questa la filosofia alla base del progetto “A tavola con noi” ideato e promosso da Joseph Sassou togolese di nascita, ma ormai monzese d’adozione, a capo dell’associazione Acuaba (Associazione delle comunità unite africane sotto il Baobab). L’iniziativa, nata in Brianza ma estesa a livello nazionale, prevede l’organizzazione di pranzi o cena dove gli stranieri che vivono in Italia ospitano a casa loro italiani che non conoscono ma che desiderano avvicinarsi alla cultura africana. Momenti conviviali che si svolgeranno nel mese di dicembre, con la raccolta delle adesioni (sia per chi vuole ospitare, sia per chi vuole essere ospitato) a ottobre e a novembre. «Noi stranieri che da tanti anni viviamo in Italia e ci sentiamo italiani vogliamo farci conoscere attraverso i piatti della nostra tradizione - spiega Joseph Sassou, 43 anni, da dieci in Italia dove lavora come esperto di comunicazione interculturale e life coach -. In questo momento c’è bisogno di buone azioni e una conoscenza conviviale è senza dubbio un buon punto di partenza».
«La tavola è uno strumento che unisce - prosegue -. Molti amici vengono a casa mia a pranzo o cena anche per conoscere le mie radici e le tradizioni del mio popolo partendo proprio dalla cucina». Un modo diverso per affrontare il delicato tema dell’immigrazione e dell’integrazione, con l’obiettivo di abbattere la paura partendo dalla conoscenza culinaria dell’altro.
«Mia nonna mi diceva che quando si arriva in un Paese straniero dobbiamo guardare come camminano le persone - continua -. Prima dobbiamo imparare a camminare come loro e poi a proporre anche il nostro modo di camminare». Conoscenza e rispetto reciproco sono alla base dell’educazione e dello stile di vita di Joseph che, giunto in Italia per studiare, si manteneva facendo il fotomodello e fin da subito aveva dimostrato fame di conoscenza della cultura e delle tradizioni italiane.
«Il cibo in Italia è molto importante: l’Italia è l’unico Paese dove a tavola si parla di cibo, dove ci si ricordano i piatti mangiati al matrimonio o durante le feste comandante, dove si pranza pensando già a che cosa portare in tavola per cena». Joseph ha conquistato anche i suoi suoceri a suon di manicaretti cucinati secondo la tradizione del Togo in primis il sugo al burro di arachidi utilizzato come condimento per il riso o una particolare polenta locale.
«La conoscenza è passata anche attraverso la tavola – prosegue -. Sono considerato il figlio maschio di casa, avendo mia moglie solo una sorella. Alla vigilia di Natale si cena da noi con menù misto di piatti del Togo e piatti italiani, mentre il 25 dicembre si segue la tradizione brianzola». “A tavola con noi” sta già riscuotendo un buon successo: diverse le richieste di partecipazione su Monza e Brianza, ma anche a Firenze, Milano, Lecce e Verona. Tutti i dettagli per aderire all’iniziativa (sia come ospite sia come padrone di casa) sul sito www.acuaba.org. © RIPRODUZIONE RISERVATA