Dalla Cina il vampiro delle piante: allarme a Monza

In diversi giardini della città è stato individuato l’insetto che succhia la linfa agli alberi

La Takahashia Japonica è una cocciniglia importata dall’Oriente

La Takahashia Japonica è una cocciniglia importata dall’Oriente

Monza,  8 maggio 2022 - L’allarme è scattato sui social: segnalazioni di piante prese di mira dalla Takahashia Japonica, un pericoloso parassita orientale, alcune anche nei pressi della sede dell’Ats in viale Elvezia. Così il caso è arrivato all’ufficio Giardini del Comune di Monza, pronto a correre ai ripari.

Si tratta di un insetto capace di attaccare molte specie vegetali e di arrivare a interessare anche piante di elevato valore ornamentale. La prima segnalazione a Monza pochi giorni fa: Gianfranco Magni durante una passeggiata con il suo cane ha notato quegli strani insetti "divorare" alcune piante di gelso in via Filzi. Allarmato, ha subito allertato gli uffici comunali. "Mi hanno spiegato che si sarebbero attivati per la potatura dei rami. Non esisterebbero infatti altre modalità di intervento per eliminare questi strani insetti. Nei giorni seguenti ne ho viste altre. La paura è che, essendo la via Filzi a pochi passi dal Parco di Monza, questo insetto possa intaccare velocemente anche il patrimonio arboreo del nostro polmone verde". E proprio dalla Scuola Agraria del Parco di Monza arrivano i chiarimenti in merito a quelli che, all’apparenza, sembrano vermi bianchi che avvolgono il ramo. "La Takahashia Japonica è una cocciniglia importata dall’Oriente – spiega Pio Rossi, docente alla Scuola Agraria –. Proviene dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea ed è arrivata in Italia alcuni anni fa. È una sorta di ‘vampiro’ che si attacca ai rami e che succhia la linfa del piante. Ma non è assolutamente pericolosa per l’uomo".

Prolificano proprio in questo periodo, tra i mesi di aprile e di maggio. Tante le segnalazioni di questo strano insetto: in centro, in periferia, ma anche nei paesi limitrofi. Quando si individuano è necessario chiamare gli addetti ai lavori. "I rami avvolti dalla Takahashia Japonica vengono tagliati e poi bruciati per ridurre l’infestazione". Per la pianta non ci sono pericoli. "La pianta non muore", precisa Rossi. Di questo tipo di insetti la natura è piena, ma il problema è che non essendo autoctoni diventa difficile estirparli. "Di solito con gli insetti locali è madre natura che interviene. Per esempio anche gli afidi succhiano la linfa delle piante, ma ci sono le coccinelle che intervengono cibandosi di questi insetti noti anche come pidocchi degli alberi. Ma ad oggi gli insetti esotici come la Takahashia Japonica non hanno antagonisti e quindi possono lavorare indisturbati". I cittadini, oltre a segnalare la presenza di questo insetto all’Ufficio giardini del Comune di Monza, possono anche segnalarlo attraverso il sito della Regione Lombardia (nel link del servizio fitosanitario).