Incidente sulla Milano-Meda: tassista investito e ucciso, arrestato 26enne/ VIDEO

Il giovane di Lazzate, fermato dalla polizia, è accusato di fuga ed omissione di soccorso. Quella sera era ubriaco ed è andato "tranquillamente" a dormire

Il momento dell'incidente (Frame video)

Il momento dell'incidente (Frame video)

Monza, 21 gennaio 2019 - Fuga ed omissione di soccorso. Un 26enne di Lazzate è stato arrestato dalla polizia stradale, perché accusato di essere responsabile dell'incidente stradale avvenuto lo scorso 13 gennaio lungo la strada provinciale Milano Meda nel Comune di Cesano Maderno, all'altezza dello svincolo di Binzago. Il giovane è fuggito subito dopo lo schianto, lasciando due fidanzati intrappolati nella loro Fiat Seicento. I ragazzi sono salvi per miracolo grazie all’intervento del tassista eroe Eugenio Fumagalli, 47 anni, in quel momento fuori servizio, che si è fermato per prestare soccorso e purtroppo è stato in seguito travolto e ucciso da altre due auto in arrivo.

A facilitare le indagini della Polstrada, guidate dal commissario Gabriele Fersini, è stata un'auto su cui era installata una "dashcam", una telecamera, che ha ripreso interamente la scena da dietro. Dalle immagini, si vede che l'Audi del 26enne, pochi istanti prima dell’impatto, ha sorpassato la vettura dotata di telecamera, che ha quindi filmato le manovre successive: un secondo sorpasso azzardato, poi il tamponamento sulla corsia di sorpasso della Fiat 600 rossa dei due fidanzati, che va a schiantarsi contro la barriera spartitraffico. Infine la fuga. Solo questa mattina, la polizia ha reso pubblico il video, che ha ripreso il momento del tamponamento.

Per identificare il pirata della strada, è stata fondamentale la targa dell'Audi, trovata tra i rottami: gli accertamenti hanno consentito di risalire prima all’intestatario del mezzo, e in seguito al 26enne che in quel momento era alla guida. Quando la Polstrada, intorno alle 8.30 di lunedì mattina, è andata a casa a prenderlo, il giovane era ancora a letto e non ha manifestato l'intenzione di costituirsi. L'alcol test che gli è stato fatto sul posto, sei ore dopo l'incidente, riportava ancora un tasso alcolemico superiore allo 0,50 consentito dalla legge. Così come di molto superiore al limite dei 90 chilometri orari era l'andatura con cui aveva viaggiato sulla Sp35 durante la notte.  Dopo l'incidente, il giovane aveva accompagnato gli amici a casa e, infine, era andato "tranquillamente" a dormire; ai genitori "aveva raccontato di aver avuto un problema all'auto, minimizzando quanto accaduto". Visto che in passato aveva già avuto due ritiri di patente e aveva riottenuto la licenza di guida solo da pochi mesi, è stato posto agli arresti domiciliari.

Si sono presentati spontaneamente alla polizia stradale invece gli amici del 26enne, che lui aveva accompagnato a casa tra le 3:30, orario dell'incidente. I tre ventenni brianzoli (una ragazza e tre ragazzi) hanno confermato poi quanto le immagini avevano certificato e gli investigatori avevano già ricostruito: il loro amico ha sorpassato due volte a destra facendo una gimkana tra le auto, ha preso in pieno la 600, ha perso la targa ma ha continuato la corsa, senza preoccuparsi. Negli uffici della Polstrada milanese si sono recati anche i due fidanzati che erano a bordo della piccola utilitaria: rimasti miracolosamente illesi, nel frattempo erano stati dimessi dall'ospedale e sono andati a sporgere denuncia. Un'altra testimone, scesa dalla sua auto per aiutarli, e' invece collassata sul posto perche' ha visto l'intera scena, ed e' stata ricoverata all'ospedale di Desio.

Il conducente dell'auto con la 'dashcam' e di un'altra auto si sono fermati, per prestare soccorso, così come ha fatto Fumagalli, che ha accostato il suo taxi, è sceso dall'auto, ha indossato il giubbotto di emergenza ed è andato nella direzione opposta per aiutare i due fidanzati tamponati. I due nel frattempo, per mettersi in salvo avevano scavalcato il new jersey che separa le carreggiate. Gesto di protezione che non è riuscito a compiere Fumagalli. Infatti, subito dopo, sono arrivate due auto, una Passat e una Clio, che hanno urtato la Fiat 600 che è stata così spinta in avanti travolgendo l'uomo. Ancora da chiarire quale delle due vetture, o se entrambe, abbia causato il secondo incidente.