In Brianza le scuole giuste per il futuro

Scelte perché preparano a università o lavoro. Nella graduatoria di Eduscopio il classico Banfi batte lo Zucchi, resiste lo scientifico Frisi

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di Cristina Bertolini

Il liceo Antonio Banfi di Vimercate batte lo Zucchi di Monza nella classifica dei classici (ben 32) in un raggio di 20 chilometri da Milano. Seguono il don Gnocchi di Carate, il Marie Curie di Meda e poi il Majorana di Desio. È la classifica del Portale Eduscopio, nato nel 2014 dalla Fondazione Agnelli e gratuito, voluto per aiutare gli studenti e le loro famiglie a scegliere la scuola dopo la terza media, visitato da oltre 2,4 milioni di utenti unici che hanno a oggi visitato il portale, con 11,6 milioni di pagine consultate. Una graduatoria stilata in base a un indice che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti, normalizzati in una scala da 0 a 100. Guardando la media dei voti all’università, gli studenti dello Zucchi hanno il 28,5 trentesimi, contro il 28,17 del primo in classifica. Mentre al Banfi si diploma in regola il 66% degli studenti, allo Zucchi ha un percorso lineare il 77,3% e al Don Gnocchi il 78,3%. Ottimi anche i risultati universitari del Marie Curie (27,5 di media) e del Majorana, 27,3, con il 75% di studenti che termina regolarmente. Fra i licei scientifici il Frisi di Monza si conferma al quarto posto nel raggio dei 20 chilometri, primo fra gli scientifici brianzoli, dopo le scuole di Milano e di Lecco. Il 68% degli studenti finisce in regola (contro il 58% del Leonardo di Milano, primo in classifica) e i suoi studenti all’università hanno una media di oltre 28 trentesimi. A seguire il Marie Curie di Meda, il Versari di Cesano Maderno, il Guastalla di Monza e il don Gnocchi di Carate. Per gli istituti tecnici si guarda invece l’indice di occupabilità. Fra i tecnici di taglio economico il più alto in classifica è il Gandhi di Besana col 54% di diplomati in regola: il 74% trova lavoro nel giro di 2 anni, ma solo il 14% fa un lavoro in linea con quello che ha studiato. Al Mosè Bianchi di Monza si diploma i regola il 48% degli studenti, il 66% trova lavoro, ma solo il 28% fa quello per cui si era preparato.

"I ragazzi devono scegliere la scuola superiore a 13 anni, magari orientati dai genitori, è quindi possibile che a 19 anni cambino strada", dice il preside del Mosè Bianchi Guido Garlati. Fra i tecnici economici segue il Versari di Cesano con il 58% di diplomati in regola, di cui il 61% trova lavoro, (ma solo il 14% in linea con gli studi). Subito dopo il Vanoni, l’Elsa Morante di Limbiate, il Martin Luther King di Muggiò, Europa Unita di Lissone, Mapelli e San Giuseppe Villoresi di Monza. Fra i licei delle Scienze umane il primo è il Greppi di Monticello, poi Porta, Don Gnocchi e Canossiane. Il Porta è quinto fra i licei linguistici, seguito a ruota da Martin Luther King, Parini e Bianconi. Fra i professionali per l’industria e artigianato dopo il Parma di Varese c’è subito il Floriani di Vimercate, seguito da Ferrari e Meroni. Nel settore servizi, l’Olivetti di Monza si piazza subito dopo il Vespucci di Milano. "Non credo che le famiglie scelgano in base a Eduscopio - dice Garlati - alla fine è giusto che ciascuno scelga in base alla vicinanza a casa e alla sua logistica".