Imprenditore straniero offre lavoro ai giovani italiani ma loro rifiutano: troppa fatica

Ahmed Zayed titolare di un'impresa di pulizie in Brianza cerca giovani dipendenti italiani ma non ne trova disposti a fare "un impiego umile dove spesso bisogna iniziare alle 6 del mattino e lavorare nel fine settimana"

Ahmed Zayed (Foto Rossi)

Ahmed Zayed (Foto Rossi)

Monza, 24 agosto 2017 - Gli stranieri rubano il posto agli italiani? Può essere. Ma non certo in questo caso. Perchè in Brianza c’è un imprenditore extracomunitario che offre lavoro ai giovani italiani, ma non ne trova disposti a farlo. In tempi di «disoccupazione giovanile alle stelle» sembra una storia paradossale, ma è così. Lui, l’imprenditore, si chiama Ahmed Zayed. Quarantatrè anni, in Italia dal 2003. Oggi ha un’azienda di pulizie con 10 dipendenti e alcuni collaboratori. Non solo. Da due anni è anche presidente della categoria pulizie di Apa Confartigianato Brianza (110 attività associate).

"Da quando ho avviato la mi attività ho sempre preferito avere dipendenti italiani. Molto spesso gli stranieri, per la lingua, hanno infatti problemi di comunicazione con i clienti. Alcuni vivono in un mondo a parte, arrivano a casa e si chiudono nella loro comunità, non guardano nemmeno la televisione», spiega Zayed. "Mi è capitato una volta che un dipendente non italiano si presentasse al lavoro il giorno di Natale... Per questo preferisco avere italiani a collaborare con me. Ma...".

Attualmente fra i dipendenti di Zayed ci sono infatti sette donne (italiane) e tre uomini (stranieri). «Nella nostra attività ci sono mansioni pesanti che richiedono la forza maschile. Ne assumerei volentieri di italiani, soprattutto giovani, ma non ne trovo disposti a fare questo lavoro seriamente». Cioè? «Molti rinunciano appena vengono a sapere gli orari della nostra attività. A volte bisogna essere al lavoro alle 6 prima che aprano gli uffici o dopo le 18 alla chiusura ma, spesso anche il sabato e la domenica. Ci sono stati giovani italiani che hanno iniziato a lavorare per me. Recentemente un 22enne che però arrivava spesso al lavoro alle 6 del mattino direttamente dalla discoteca dopo una notte trascorsa con amici e non era in grado di svolgere determinate mansioni come si deve. Ho dovuto lasciarlo a casa». Certo la paga non è eccezionale. I contratti in questo settore permettono a un dipendente full-time (8 ore al giorno) di guadagnare fra i 1.100 e i 1.200 euro al mese oppure fra gli 800 e gli 850 per un part-time di 5 ore. Ma in tempi di magra dovrebbero fare gola a molti.

"Ciò che mi meraviglia è che molti giovani siano disposti ad andare all’estero a fare lavori ritenuti umili come il cameriere, ma qui in Italia no. Certo. In parte li capisco. Quando sei solo e lontano da casa ti devi arrangiare per mantenerti mentre qui ci sono sempre mamma e papà a rimediare... In fondo nemmeno io, probabilmente, avrei fatto l’uomo delle pulizie se fossi rimasto in Egitto".

Zayed infatti aveva una laurea e stava per vincere una cattedra all’università Ain Shams al Cairo quando, per amore, decise di trasferirsi in Italia. Qui nel Belpaese i suoi tutoli di studio valevano zero. Senza un soldo in tasca cominciò a fare le pulizie come dipendente. «Mi servivano i soldi per mantenere la famiglia: mia moglie e due figlie. Un lavoro considerato umile, ma ben presto capii il valore e la soddisfazione che può dare farlo come si deve». Poi l’occasione. «Un mio amico era stanco e mi propose di gestire la sua azienda». Da lì l’attività di Zayed è cresciuta e oggi si occupa di tirare a lucido 25 condomini e 14 ditte.