Il traffico distruggerà il cuore di San Rocco

Lettera appello degli inquilini Aler: piazza D’Annunzio luogo d’aggregazione

Piazza D'Annunzio a San Rocco

Piazza D'Annunzio a San Rocco

di Marco Galvani

"No alla riapertura al traffico di piazza D’Annunzio. Non si può cancellare un luogo identitario del nostro quartiere". Giuseppe Saccà parla a nome del Comitato inquilini delle case Aler, ma dà voce alla maggior parte degli abitanti di San Rocco. Lo fa scrivendo una lettera-appello al presidente di Coop Lombardia Daniele Ferrè – e a titolo informativo anche al sindaco di Monza Dario Allevi – chiedendo di "riflettere e riconsiderare la disponibilità a realizzare l’intervento". Un intervento di cui la politica monzese sta discutendo (e litigando) da una quindicina d’anni e che punterebbe alla riapertura al traffico della piazza centrale del quartiere.

Operazione a costo zero per il Comune: "L’Amministrazione continua a sostenere che nessuna risorsa pubblica verrà impiegata per distruggere la piazza esistente e realizzare la strada di transito veicolare – scrive Saccà -, in quanto i lavori e i costi relativi saranno a totale carico di Coop Lombardia".

Ma riportare il traffico dove ad oggi c’è soltanto il passaggio di auto dei residenti significherebbe "distruggere il cuore di San Rocco". Non è solo una questione di soldi. Nessuno (o quasi) a San Rocco è d’accordo con il progetto: "Certo, la pandemia non consente di frequentare più come prima la piazza, ma dopo questa bufera il bisogno di uscire dalle nostre case per incontrarci nei luoghi pubblici sarà ancora maggiore rispetto a prima".

Il prima era fatto di "bambini che possono giocare in sicurezza e anziani che hanno la possibilità di uscire da casa e stare tranquillamente insieme". Oltretutto "il Centro civico che si affaccia proprio sulla piazza è il più grande della città ed è un cuore pulsante di attività di carattere sociale e culturale – rimarca Saccà –. Piazza D’Annunzio è quindi luogo naturale e continuo di relazioni umane". E poi "è un controsenso sottrarre uno spazio ai pedoni proprio quando tutte le altre città cercano di realizzare luoghi simili al nostro. Sarebbe una scelta miope". Quindi "quella piazza non va eliminata bensì migliorata – la proposta messa nero su bianco -. Le risorse da destinare al quartiere non devono andare perdute, ma possono sicuramente trovare una destinazione coerente con obiettivi condivisi. Per questo i cittadini di San Rocco sono pronti a un confronto costruttivo nell’esclusivo interesse comune". In fondo, "fare marcia indietro – si rivolge al sindaco e alla sua Giunta – non sarebbe una sconfitta per nessuno, ma un segno di grande intelligenza oltre che di rispetto per la volontà dei cittadini".