GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Il terrore al centro disabili "Tragedia evitata per un soffio Danni ingenti, ma ripartiamo"

Il fondatore Silvio Maccabeo ha riaperto ieri la struttura sulla quale è piombata l’auto impazzita "L’operatore più grave resta in Neurorianimazione, ma è stato operato e sembra fuori pericolo" .

di Gualfrido Galimberti

"I danni alle strutture si sistemano. Magari a fatica, ma non sono un ostacolo insormontabile. L’importante è che nessuno ci abbia lasciato la pelle".

Silvio Maccabeo, fondatore e tuttora anima de “Il Ritorno“, non riesce a non pensare all’incidente avvenuto martedì pomeriggio nella sede dell’associazione che gestisce il centro diurno disabili.

Una donna che ha perso il controllo dell’auto e che, entrata all’improvviso nel cancello a velocità sostenuta, ha travolto due persone e poi ha frantumato la vetrata della sede, finendo la sua corsa direttamente negli uffici. "In quello stesso ufficio si era appena conclusa una riunione – commenta Maccabeo –. Non stiamo parlando di cinque minuti prima: si tratta di cinque secondi. Le persone si erano appena alzate ed erano uscite da quel locale. Poi il botto e l’auto entrata di colpo nella sede. Poteva essere una strage. Dispiace per quanto è accaduto, ma si rischiavano conseguenze ben più tragiche".

Maccabeo non era presente in sede al momento dell’incidente. "Mi hanno telefonato i dipendenti per informarmi di quanto era appena accaduto. Incredulo? Beh, certamente. Siamo lì in quella sede da oltre vent’anni e mai si era verificato un incidente. Mai avrei pensato di poter trovare una vettura negli uffici". La prima preoccupazione è stata per le persone.

"Ho chiesto se c’erano feriti. Mi è stato riferito dei due autisti che erano lì per il trasporto. Uno è andato in ospedale per accertamenti, mi è stato riferito che quello trasportato in codice rosso al San Gerardo di Monza è stato poi operato. È ancora in neuro rianimazione in prognosi riservata, ma mi dicono che è fuori pericolo. Spero sia davvero così, mi viene da pensare che sia in miglioramento dopo l’intervento".

Maccabeo tira un sospiro di sollievo per la dinamica: "Oltre a essere entrata nell’ufficio a riunione finita, la vettura è proprio sfiorato le ambulanze per infilarsi nella vetrata. Poteva andare peggio se si fosse diretta in altra direzione".

Oltre a questo, però, considera anche la dose di sfortuna: non solo per l’incidente, ma soprattutto per il cancello aperto. "Guardi – racconta incredulo – noi non lo teniamo sempre aperto per ovvi motivi di sicurezza. È aperto soltanto in due momenti della giornata: alle 8.30 e verso le 16, ovvero quando devono arrivare gli addetti del servizio di trasporto con i ragazzi disabili. L’incidente è avvenuto proprio in quel momento e l’auto si è incredibilmente infilata perfettamente in quello spazio".

Il fondatore de “Il Ritorno“, però, non è persona abituata a piangersi addosso: ieri mattina si è rimboccato le maniche per sistemare la sede e garantire il funzionamento della struttura: "Inutile pensare e ripensare all’accaduto. Il pensiero va alle persone: a quelle coinvolte nell’incidente, che pare stiano tutte meglio, e a quelle che frequentano questa struttura. Ieri abbiamo lavorato ininterrottamente già dalle 6 del mattino fino all’ora di pranzo inoltrata per cercare di rimettere un po’ di ordine e ripristinare la funzionalità degli uffici. Il risultato è stato raggiunto".

Notevoli i danni: "Migliaia di euro che per noi, che siamo un’associazione, diventano davvero difficili da coprire. Però siamo di nuovo qui, con le nostre nove persone che costituiscono lo staff". Nessun volontario, "nella struttura ci sono per forza di cose i professionisti, visti i servizi che bisogna garantire ai nostri venticinque ragazzi che ospitiamo nel centro diurno. È stato un incidente, nel vero senso della parola – conclude Macccabeo – . Mi rendo conto dell’importanza che l’accaduto può avere da un punto di vista mediatico, viste anche le telecamere che continuano a fare riprese fuori dal cancello, ma dal punto di vista dell’operatività non cambia nulla. Si va avanti con gli stessi mezzi, con la stessa passione, con la stessa attenzione che abbiamo sempre dedicato ai nostri ospiti".